Riforma professioni: novità per avvocati, ingegneri e professionisti tecnici

Il Consiglio dei Ministri approva tre ddl di delega per la riforma degli ordinamenti professionali. Le novità per forensi, STP, formazione continua e governance degli Ordini

di Redazione tecnica - 08/09/2025

Sono tre i disegni di legge di delega al Governo approvati attualmente dal Consiglio dei Ministri destinati a riformare profondamente l’ordinamento forense, quello degli ordinamenti professionali nel loro complesso e quello delle professioni sanitarie.

Dovranno invece attendere commercialisti ed esperti contabili, con un disegno di legge delega rinviato a una nuova seduta di Palazzo Chigi.

Ad emergere è la volontà di rendere nel complesso il sistema più moderno, coerente e competitivo a livello europeo, offrendo maggiore autonomia e chiarezza per le singole professioni.

Riforma ordinamenti professionali: approvati i ddl di delega al Governo

La riforma dell’ordinamento forense

Il disegno di legge proposto dal Ministro della Giustizia introduce una serie di modifiche che ridisegnano alcuni aspetti centrali della professione di avvocato.

Tra le novità principali:

  • il ripristino del giuramento professionale e il rafforzamento della disciplina del segreto;
  • l’esclusività, in capo all’avvocato, delle attività di consulenza e assistenza legale quando svolte in forma continuativa, sistematica e connessa a procedimenti giurisdizionali;
  • la conferma del carattere personale dell’incarico, anche nelle associazioni e società professionali;
  • il rafforzamento delle competenze del Consiglio nazionale forense nella disciplina deontologica;
  • la disciplina più stringente per le società tra avvocati, con la maggioranza di capitale, diritti di voto e utili riservata ad avvocati iscritti all’albo e la possibilità di ammettere soci non professionisti solo per finalità tecniche o di investimento;
  • l’introduzione di regole sulle reti professionali, che consentono agli avvocati di collaborare con altre categorie, compresi ingegneri e commercialisti, a condizione che vi partecipino almeno due avvocati.

Un altro aspetto di rilievo riguarda il regime delle incompatibilità: la delega amplia l’elenco delle attività compatibili con la professione forense, includendo funzioni come amministratore unico o consigliere delegato di società, amministratore di condominio o agente sportivo. Confermata, inoltre, la compatibilità con insegnamento e ricerca giuridica.

Le novità per i professionisti tecnici

Il secondo disegno di legge, di portata più ampia, è stato presentato congiuntamente dal Ministero del Lavoro e dal Ministero della Giustizia e mira a una revisione organica dell’intero sistema delle professioni.

Per i professionisti tecnici, il cuore della riforma sarà la revisione della disciplina delle STP e della formazione continua, due aspetti che incidono concretamente sull’organizzazione dell’attività quotidiana e sull’accesso al mercato dei più giovani.

I punti principali della delega, da attuare entro 24 mesi, riguardano quindi:

  • formazione continua e tirocinio: percorsi più coerenti con le esigenze del mercato, con interventi di razionalizzazione e semplificazione dell’accesso;
  • società tra professionisti (STP): revisione delle modalità di iscrizione agli Albi e al Registro delle imprese, con l’obiettivo di ridurre la burocrazia e aprire a nuove forme di esercizio della professione;
  • governance ordinistica: promozione del ricambio generazionale, della parità di genere e della meritocrazia negli organi professionali.

Le altre novità

Il terzo disegno di legge riguarda le professioni sanitarie, prevendendo una complessiva rimodulazione del sistema formativo e interventi urgenti anche in materia di responsabilità professionale. È stato approvato con procedura accelerata e collegato alla legge di bilancio 2025.

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