Riqualificazione energetica: quale futuro per gli incentivi?

L’intervento dell’on. Mazzetti agli Stati Generali dell’Energia: la decarbonizzazione passa dal sostegno agli operatori del settore

di Redazione tecnica - 03/07/2025

Gli obiettivi di decarbonizzazione del patrimonio edilizio sono sostenibili garantendo realmente stabilità fiscale e normativa a imprese e professionisti. Solo in questo modo, il settore delle costruzioni può diventare davvero un motore di rigenerazione economica e sociale.

Riqualificazione edilizia: necessaria riforma strutturale delle agevolazioni

A ribadirlo nel corso degli Stati Generali dell’Energia, è stata l’on. Erica Mazzetti (FI) e responsabile nazionale del dipartimento lavori pubblici, che ha moderato un panel dedicato all’efficientamento con la partecipazione di ANCE, Assistal, Federcasa, Assoesco, Airu, Siram Veolia e Coesa Energy.

La deputata ha ribadito con chiarezza che «il settore delle costruzioni immobiliari è fondamentale per l’efficienza energetica» e che, proprio per questo, occorre un riordino organico degli incentivi e delle normative. Un riassetto promosso già con due disegni di legge depositati alla Camera a sua prima firma.

L’On. Mazzetti ha sottolineato la necessità di «gettare fin da ora le basi per una fase post-PNRR e post-ecobonus», puntando su interventi strutturali e veloci capaci di sostenere la crescita del comparto edilizio e, contemporaneamente, garantire il rispetto degli obiettivi di decarbonizzazione fissati a livello europeo: «emerge la necessità di fare interventi strutturali veloci sia per alimentare la crescita del settore, motore dell'economia reale, sia per raggiungere obiettivi europei di decarbonizzazione, tutelando così la competitività delle aziende e del sistema nazionale, con particolare attenzione alle persone, specialmente le meno abbienti, favorendo la rigenerazione urbana, sociale, economica in tutti i territori».

Un passaggio importante ha riguardato la messa a sistema di strumenti e opportunità già esistenti: la direttiva Case Green, il PNIEC, il conto termico e il mix energetico che comprenda tutte le tecnologie disponibili. «In questo quadro, l’uso intelligente della tecnologia digitale e dell’intelligenza artificiale può diventare un supporto prezioso in tutte le fasi, dalla progettazione al monitoraggio dei consumi».

Infine, un richiamo al ruolo strategico delle ESCo e del partenariato pubblico-privato, «strumenti essenziali per la transizione energetica», chiedendo maggiore attenzione alla fiscalità e alla stabilità del quadro normativo «per dare certezze agli operatori», conclude Mazzetti.

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