Sanatoria edilizia e vincoli paesaggistici: interviene il Consiglio di Stato
Il Consiglio di Stato (sentenza n. 7597/2025) ribadisce che il vincolo paesaggistico è prevalente e insuperabile: niente sanatoria senza autorizzazione preventiva
Analisi tecnica
Dal punto di vista tecnico, la sentenza mette in chiaro che la sanatoria edilizia in area vincolata non può prescindere dall’autorizzazione paesaggistica. Non si tratta di un passaggio formale, ma di un titolo autonomo e inderogabile: senza il nulla osta, nessun permesso può essere rilasciato.
Ugualmente importante è la parte dedicata agli ordini di demolizione. Il Consiglio di Stato ribadisce che si tratta di atti vincolati e automatici: il tempo trascorso non incide sulla loro legittimità. L’abuso edilizio ha carattere permanente e non genera mai un affidamento legittimo alla sua conservazione.
Da ultimo, la sentenza rimarca la prevalenza del vincolo paesaggistico su qualsiasi strumento urbanistico comunale. Per i tecnici, questo significa che la prima verifica da effettuare, in presenza di abusi o interventi su immobili vincolati, deve riguardare la compatibilità paesaggistica. Solo successivamente si può ragionare in termini di conformità urbanistica.
Documenti Allegati
Sentenza Consiglio di Stato 29 settembre 2025, n. 7597IL NOTIZIOMETRO