“C’è in atto una campagna diffamatoria verso gli Ordini tendente a
escludere i liberi professionisti, come architetti o geologi, dai
tavoli governativi, dall’esame di Leggi e Riforme su argomenti che
toccano la realtà delle nostre professioni sin nelle loro
fondamenta”. È quanto ha dichiarato, allarmato, l’architetto
Raffaele Sirica, presidente del Consiglio Nazionale degli
Architetti e del CUP (Comitato Unitario Professioni) al “
Forum
sulle professioni in Sicilia” sui risvolti del
Decreto
Bersani sul mondo delle professioni, tenutosi il 24 novembre
scorso al Grand Hotel Villa Igiea di Palermo. “Speriamo - ha pure
detto Sirica - che tra Governo e Ordini si riapra al più presto un
dialogo interrotto basato più sulla conoscenza della realtà dei
nostri iscritti che sulla equazione ideologica “professionista
uguale ricco”. “
Più della metà dei nostri iscritti, si
ricordi, - sottolinea Sirica -
sono giovani al loro primo
ingresso nel mondo delle professioni. Una urgenza sempre più grave
anche visto i riflessi che avrà sugli appalti l’introduzione della
Legge delega in materia di professioni intellettuali dell’on.
Mastella”.
Sul Forum di Palermo è intervenuto l’onorevole
Gianfranco
Fini.
“È importante - ha detto il leader di An - come l’Autonomia
regionale siciliana per le sue prerogative statutarie possa
contribuire a fornire standard qualitativi elevati delle
prestazioni professionali a difesa degli interessi generali della
collettività e dei cittadini attraverso piani di formazione
professionale post laurea concordati con gli ordini regionali per i
neo professionisti, corsi di aggiornamento per gli iscritti agli
albi, misure di sostegno, borse di studio, agevolazioni fiscali per
i giovani laureati che intendono entrare nel mondo della libera
professione. Senza trascurare - ha detto Fini in un passo del suo
intervento - anche la possibilità o meno di lasciare certi ordini,
come quello dei giornalisti “.
Al varco, tra le altre cose, l’esame dei Regolamenti Statutari
Regionali, dove i professionisti temono che la presenza al tavolo
di consultazione legislativa, aperta a sindacaci e a Confindustria,
possa diventare per gli Ordini professionali facoltativa e non più
obbligatoria.
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