In occasione della
Conferenza nazionale delle professioni
organizzata da “Italia Oggi” il Ministro della Giustizia
Clemente Mastella ha parlato chiaramente ai rappresentanti
di ordini ed associazioni proprio alla vigilia di una passaggio
delicato della riforma quale è l’esame in consiglio dei ministri di
venerdì prossimo.
Il Ministro ha chiesto di
non continuare nelle critiche
perché non utilizzando il testo messo a punto dal proprio ministero
si potrebbe mettere ancora di più a rischio il futuro assetto delle
professioni ed ha precisato che il passaggio del testo in Consiglio
dei Ministri, nella versione attuale, non è scontato e potrebbe
avere esiti incerti.
Mastella ha anche promesso agli ordini le “
conferenze
concertative” per seguire la predisposizione dei decreti
delegati per ciascuna professione, continuando con il metodo del
confronto ed ha precisato che gli Ordini e le associazioni devono
“
stare attenti a difendere posizioni indifendibili. Non c'è cosa
peggiore del patrocinatore che si lascia difendere male. Perché nel
governo c’è chi è più liberalizzatore di me, più moderno e così
rischia di saltare anche la mia mediazione”.
Probabilmente le affermazioni di Mastella nascono dal fatto di
conoscere la linea dell’esecutivo sulla questione ed è a conoscenza
che la stessa è poco scalfibile avendo la certezza che non è
possibile tornare indietro sul decreto Bersani e ciò è avvalorato
dalla modifiche che il testo ha progressivamente subito; la
prima bozza di legge delega era più vicina alle posizioni degli
ordini: le professioni avevano le loro specificità rispetto
alle imprese, si tornava alle tariffe minime, era garantito il
mantenimento delle professioni esistenti.
Il testo attuale, invece, ha perso per strada questi paletti, anche
se i professionisti sono riusciti a ottenere che il testo definisca
gli ordini come enti pubblici non economici.
Ricordiamo che è slittato alla prossima settimana la discussione
del Consiglio dei Ministri circa la riforma delle professioni di
cui al disegno di legge proposto dal Ministro della Giustizia
Clemente Mastella.
La discussione sul provvedimento era stata inserita all’ordine del
giorno della riunione di pre-consiglio di martedì ma, proprio
perché inserita in fretta e furia all’ultimo minuto, non tutti i
ministeri erano riusciti a dargli adeguato riscontro: la verifica
tecnica slitta così all’inizio della prossima settimana.
Contemporaneamente, però, tra i corridoi si vocifera la possibilità
che nel disegno di legge vengano inserite ulteriori modifiche
proposte da Ordini professionali e associazioni di categoria.
Il comitato unico delle professioni (CUP) ha preparato uno schema
correttivo al disegno di legge di Mastella; tale documento sarà
reso ufficiale a breve.
Il Presidente Raffaele Sirica, intanto, ha preannunciato alcuni
punti salienti di quanto proposto, primo tra tutti il principio di
sussidiarietà, cioè la facoltà, per gli Ordini, si assistere le
istituzioni e di prendere iniziative nell’interesse pubblico.
Per il Presidente è poi essenziale che il testo ridimensioni al
massimo le deleghe al Governo evitando, così, margine discrezionale
per il legislatore.
L’unica delega proposta prevede il ritorno alle tariffe per le
riserve e la blindatura degli Albi esistenti.
Particolare attenzione, poi, viene rivolta ai giovani ed alle
procedure per l’avvio e l’organizzazione degli studi.
Viene confermata l’apertura alla pubblicità informativa e viene
confermato il tirocinio durante il corso degli studi.
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