Su proposta del Ministro per le riforme e le innovazioni nella
pubblica amministrazione,
Luigi Nicolais, è stato approvato
nella seduta del Consiglio dei Ministri dello scorso venerdì 1
Dicembre 2006, un
disegno di legge in materia di efficienza e di
modernizzazione delle Pubbliche Amministrazioni e di riduzione
degli oneri burocratici per i cittadini e per le imprese.
Dopo l’approvazione del “Pacchetto Bersani”, si tratta della
seconda tappa di un percorso deciso dal Governo per cambiare
profondamente il rapporto tra cittadino, fornitore di servizi e la
pubblica amministrazione. Il disegno di legge nasce dall’esigenza
di un’amministrazione che garantisca la
qualità dei servizi
pubblici, che elimini sprechi e inefficienze, dia certezze ai
diritti dei cittadini e alla competitività delle imprese italiane.
La qualità dei servizi delle Amministrazioni pubbliche rappresenta
un indice fondamentale per la
competitività del Paese, così
come talvolta la percezione da parte dei cittadini di una
burocrazia ostile e il cui costo rappresenti un onere obbligatorio
per tutta la collettività, si presenta come elemento negativo da
rimuovere nell’interesse sia dei lavoratori che della collettività
stessa.
Tra i vari provvedimenti previsti all’interno del ddl Nicolais
risalta la
possibilità di sostituire il certificato di
agibilità (il cui rilascio comporta troppo spesso delle attese
estenuanti) con una
dichiarazione di conformità da parte del
direttore dei lavori.
L’articolo 10 del ddl, approvato dal Consiglio dei Ministri,
prevede infatti che il certificato di agibilità di cui all’articolo
24 del Testo unico dell’edilizia di cui al Dpr 380/2001 è
sostituito dalla dichiarazione di conformità alla normativa vigente
in materia di agibilità, degli edifici e degli impianti, rilasciata
dal direttore dei lavori.
In particolare, il disegno di legge prevede le seguenti misure:
- Tempi certi e più brevi - le amministrazioni sono tenute
a definire e rendere pubblici i tempi per la conclusione di una
pratica, qualora non lo facciano è stato fissato un termine
perentorio di 30 giorni per la conclusione dei procedimenti, salvo
diversa ed espressa previsione da parte delle Amministrazioni; in
ogni caso, il termine di conclusione dei procedimenti di competenza
è determinato da parte delle Autorità di garanzia e di Vigilanza;
le Amministrazioni devono, inoltre, introdurre delle procedure
volte al miglioramento continuo misurando i tempi effettivi e
predisponendo ogni anno dei piani “taglia tempo”; sono, altresì,
introdotti i criteri di valutazione ex post delle
amministrazioni.
- Risarcimento del danno e sanzioni a favore del cittadino per
le amministrazioni inadempienti - le PA sono tenute oltre che
al risarcimento del danno in caso di mancato rispetto dei termini,
anche al pagamento di una “multa” a favore del cittadino (la misura
e le modalità di pagamento della multa verranno stabilite con
regolamento adottato su proposta del Presidente del Consiglio e con
regolamenti di regioni, province e comuni); i gestori pubblici e
privati di servizi a favore della collettività sono tenuti al
pagamento di un indennizzo in caso di mancato rispetto degli
standard di qualità e quantità previsti nelle carte dei
servizi.
- Pubblicità degli adempimenti richiesti a cittadini ed
imprese - le amministrazioni sono tenute a dare evidenza
all’elenco dettagliato della documentazione richiesta e la relativa
modulistica; non potranno essere richieste informazioni o documenti
diversi da quelli resi noti precedentemente, se non con atto
motivato.
- Responsabilità dei dirigenti - i dirigenti degli uffici
inadempienti saranno penalizzati economicamente, in quella parte di
stipendio relativa alla qualità della prestazione e quindi relativa
ai risultati raggiunti, in questo caso sarà necessario definire
degli indicatori per monitorare l’efficienza e l’efficacia degli
uffici in base ai seguenti obblighi: rispetto dei termini previsti,
rispetto del diritto di autocertificazione, pubblicizzare la
documentazione richiesta.
- Tutela dei diritti degli utenti nei servizi pubblici -
vengono estesi ai servizi pubblici i principi fondamentali della
legge sulla trasparenza (legge 241 del 1990), ad esempio l’utente
avrà il diritto di sapere chi è il responsabile della pratica che
lo riguarda.
- Riduzione degli oneri per cittadini ed imprese -
estensione dell’autocertificazione anche a banche ed assicurazioni;
estensione della validità della carta d’identità da 5 a 10 anni;
cambio di residenza in tempo reale, che potrà essere presentata
anche per via telematica, fax e posta; sostituzione del certificato
di agibilità con la dichiarazione di conformità del direttore dei
lavori; riconoscimento delle persone giuridiche da parte del
notaio.
- Deroghe al riordino ed alla semplificazione - il ddl
prevede una delega al Governo per la semplificazione nel settore
dell’anagrafe e in quello del codice della strada.
- Misure di reingegnerizzazione ed innovazione tecnologica
- aumento di innovazione tecnologica nei processi della P.A. favore
del cittadino e delle imprese, anche attraverso sperimentazioni in
deroga alla normativa vigente.
© Riproduzione riservata