RISTRUTTURAZIONE DI UNO STADIO SENZA GARA?

11/12/2006

Con una determina dell'1 dicembre 2006, l'Autorità di vigilanza dei lavori pubblici dà ragione all'OICE per la progettazione della ristrutturazione dello stadio di Messina.

Infatti secondo l'Autority la progettazione della ristrutturazione di uno stadio di calcio, affidato in concessione dal Comune alla società di calcio che lo utilizza, deve essere realizzata previa gara pubblica così come i lavori di progettazione.

L'Autorità ha ritenuto legittimo un primo contratto di affidamento diretto, da parte del comune, della gestione e utilizzo dello stadio alla società F.C. Messina, mentre ha discusso di un contratto con il quale il comune, a fronte della copertura dello stadio, avrebbe costituito a favore della società un diritto di superficie di un'area esterna allo stadio per realizzare un centro sportivo, servizi commerciali e parcheggi.

Il Comune e la società sostengono che la normativa sui lavori pubblici non debba essere applicata nel caso in cui i lavori da eseguirsi non diano luogo a spese da parte del Comune.

Quanto sostenuto dal Comune e società è sembrato per l'Autorità irrilevante, in quanto afferma il consiglio di Stato (sezione V, n. 1257/1994) che se

"lo stadio va costruito o ristrutturato la scelta del costruttore deve avvenire nel rispetto della normativa sui lavori pubblici" e che tale normativa si applica ogni volta che fra amministrazione e società vi sia un rapporto a prestazioni corrispettive anche attraverso la previsione di una pluralità di diritti e obblighi per le parti".

Da ciò secondo l'Autorità l'aver affidato la progettazione della copertura dello stadio senza una gara è in contrasto con la normativa nazionale e comunitaria.




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