“Questo è un momento difficile per le professioni! La Riforma delle
professioni adesso passa da Decreto legge a Legge quadro per la
mancanza di fiducia. Questo consentirà di mobilitare le categorie
professionali per elaborare una proposta di legge da presentare al
governo.”.
È’ quanto ha detto, l’architetto
Raffaele Sirica, presidente
del Consiglio Nazionale degli Architetti e del CUP (Comitato
Unitario Professioni), intervenendo il 16 dicembre scorso alla
celebrazione degli
80 anni dell’ordine degli architetti della
provincia di Palermo e alla presentazione degli atti del
Convegno sul Liberty dell’architetto palermitano Ernesto
Basile.
“Si teme – ha detto Sirica – che i sacrifici sostenuti per fare
studiare i propri figli per poi poterli avviare al mondo della
professione, non bastino. I genitori, oltre a sostenere gli oneri
dell’istruzione, dovranno pure mettere a disposizione il proprio
patrimonio, visto i tentativi di sbarrare le professioni
finanziariamente.”.
“Il
12 ottobre – ha detto Sirica -
rappresenta una data
storica. Ricorda la scoperta dell’America ma anche da parte di
qualcuno (sindacati e confindustria, ndr) un grande bacino composto
da oltre 50000 professionisti che si vuole manovrare”.
“Nei prossimo mesi il
CUP, per difendere l’autonomia del
lavoro intellettuale, - ha proseguito Sirica -
ha deciso di
raccogliere firme in tutta Italia.
Abbiamo la possibilità, visto il grande numero di iscritti, di
preparare un testo di legge a iniziativa popolare come previsto
dalla Costituzione. Metteremo banchi con notai ovunque invitando i
colleghi a firmare la nostra proposta. Sarà il modo di spiegare a
loro, ai cittadini e agli amministratori le nostre linee guida. Una
sottoscrizione bipartisan che vedrà depositare la nostra proposta
al parlamento.
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