L'Agenzia del Territorio ha pubblicato la VI edizione delle
Statistiche sul Catasti edilizio urbano che rappresentano una
sintesi completa sull'entità e le caratteristiche dello stock dei
fabbricati, così come censito nella banca dati del Catasto Edilizio
Urbano aggiornata al 31 dicembre 2011.
Le informazioni contenute riguardano oltre 69 milioni di beni fra
unità immobiliari urbane ed altre tipologie immobiliari che non
producono reddito. Per ognuna di esse è stato fornito:
- la numerosità dello stock;
- la consistenza fisica dello stock (vani, superfici o volumi a
seconda delle categorie tipologiche);
- la rendita catastale;
- il Valore Imponibile Potenziale (VIP) utilizzato per il calcolo
dell'IMU.
Di seguito alcuni dati di sintesi forniti dall'Agenzia del
Territorio.
Lo stock complessivo ammonta a 69,1 milioni di unità, di cui circa
il 48% sono abitazioni (gruppo A), ed è concentrato nelle regioni
del Nord (49% circa). La variazione di stock complessivo rispetto
al 2010 mostra un aumento del 2,8% di unità immobiliari a livello
nazionale. Le variazioni intervenute nella numerosità dello stock
riguardano non solo gli accatastamenti di nuove unità immobiliari o
i frazionamenti, ma tutti i movimenti registrati dagli uffici
provinciali dell'Agenzia, come, ad esempio, riclassificazioni di
unità immobiliari operate di concerto con i comuni interessati,
l'attribuzione di rendita ad unità appartenenti ai gruppi D ed E
non correttamente censiti, la diminuzione delle UIU da accertare
ecc.
Nel 2011 per il settore residenziale si evidenzia il calo delle
categorie A5-Abitazioni ultrapopolari (-32.300 unità) derivante in
particolare dall'attuazione dell'art. 1, comma 336 Legge 311/2004 e
la riduzione della categoria A6-Abitazioni rurali (-26.097 unità) a
seguito dell'applicazione dell'art. 2 comma 36 DL 262/2006. Le
suddette normative hanno comportato la variazione della
classificazione di tali unità immobiliari in categorie catastali di
maggior pregio quali A2 (abitazioni civili) ed A3 (abitazioni
economiche).
Il VIP complessivo ammonta a 4.208 miliardi di euro, di cui il
63,42% è relativo alle abitazioni, mentre il 15% circa è relativo
al gruppo D (immobili speciali destinati in prevalenza alle
attività produttive). Quasi il 50% del VIP complessivo si concentra
al nord.
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