Dopo la mostra che raccontava l’animato e colorato contesto urbano
e territoriale messicano, l’Accademia di architettura
dell’Università della Svizzera italiana propone un nuovo
appuntamento nell’ambito delle esposizioni sulle metropoli del
mondo emergente sostenute dalla Commissione svizzera per
l’UNESCO.
Giovedì 14 dicembre 2006 alle ore 19 si èinaugurato pertanto la
seconda mostra del ciclo, New Moscow 4, dedicata, questa volta,
alla megalopoli di Mosca. Nella Galleria dell’Accademia si intende
così tracciare una sorta di mappa di realtà-simbolo del nostro
tempo. L’intero ciclo espositivo si rivolge non solo agli studenti
dell’ateneo, ma anche al vasto pubblico.
La storia delle sperimentazioni utopiche e delle trasformazioni
fisiche di Mosca nel XX secolo permette di distinguere almeno
quattro approcci, differenti e specifici, alla formazione del
modello di nuova Mosca, New Moscow: i progetti urbani sperimentali
degli anni ’20, New Moscow 1; il piano generale del 1935, New
Moscow 2; il piano generale del 1971, New Moscow 3; infine i
cambiamenti in corso, New Moscow 4. Mosca rappresenta così già da
alcuni decenni una realtà che ha saputo farsi promotrice di
proposte radicali, divenendo un interessante e potente laboratorio
per la sperimentazione della politica sociale, economica e della
pianificazione urbana.
Mosca è oggi un’enorme megalopoli, tra le prime al mondo per quanto
riguarda il ritmo di urbanizzazione. La città, si potrebbe dire,
sta compensando quanto le è mancato sotto il regime sovietico,
quando l’ala protettiva della rigida economia socialista e dei
perentori concetti di pianificazione urbana dettavano la forma
della città. Oggi, per contrasto, tutto o quasi è determinato dalle
forze di mercato: Mosca è divenuta un gigantesco lotto edificatorio
e il lavoro procede per “grandi progetti” che si prefiggono di
segnare la nascita di una nuova capitale di stampo capitalista. Un
anello di grattacieli, battezzato “le 200 Sette Sorelle”, è,
infatti, già sul tavolo da disegno degli architetti e la Russia
Tower di Norman Foster, il grattacielo più alto d’Europa, è
attualmente in attesa del permesso edilizio.
Mosca cresce, si innalza, si espande con un’urbanizzazione
intensiva della periferia moscovita e una quinta circonvallazione
che avrà come obiettivo quello di collegare le città satellite.
La mostra in scena a Mendrisio presenta il fenomeno recente New
Moscow 4, che descrive la crescita della capitale post-socialista
attuatasi negli ultimi 15 anni.
L’esposizione è curata da Irina Korobina,
Direttrice del prestigioso Centro di Architettura Contemporanea di
Mosca, che ha voluto mettere in luce, nel tessuto della città, le
tracce, i segni, i caratteri delle trasformazioni che si compiono
nella Mosca odierna. La Galleria dell’Accademia presenta tali
processi attraverso pannelli, piani, video e una galleria dei
grandi architetti-star russi del giorno d’oggi.
Una sezione dell’esposizione è inoltre dedicata al workshop
internazionale di progettazione urbana Arch-Descent, organizzato
dal Centro di Architettura Contemporanea di Mosca nell’estate 2006.
Il workshop, che richiama giovani architetti di tutto il mondo e
che è diretto da un architetto di fama internazionale, ha come
oggetto una città russa e ha già studiato le realtà di Uryupinsk,
Dimitrovgrad, Tobolsk e Nizhniy Novgorod. L’edizione 2006 si è
tenuta a Kazan, nella Repubblica del Tatarstan. Dal 18 al 26 luglio
2006, sotto la direzione di Josep Acebillo, Direttore
dell’Accademia di architettura di Mendrisio, giovani architetti
russi, di Kazan e dell’Università della Svizzera italiana hanno
elaborato soluzioni strategiche per il futuro sviluppo della città.
I progetti, risultato del workshop, sono presentati nella mostra
New Moscow 4.
A dimostrazione degli esiti positivi dell’esperienza di Kazan,
l’Amministrazione cittadina ha affidato all’i.CUP (l’Istituto per
il Progetto Urbano Contemporaneo dell’Accademia fondato dal
Direttore Acebillo) l’elaborazione di un progetto urbano per il
nucleo storico di Kazan.
Alla vernice della mostra New Moscow 4 interverranno la curatrice
della mostra, Irina Korobina, Direttrice del Centro di Architettura
Contemporanea di Mosca, nonché Ilya Lezhava del Dipartimento di
Costruzione della città di Mosca, e Alessandro de Magistris,
storico dell’architettura e profondo conoscitore della Russia del
XX secolo, fra i curatori del catalogo.
Saranno inoltre presenti il Minister-Counselor Sergey Maguta
dell’Ambasciata della Federazione russa in Svizzera, nonché il
Sindaco di Kazan, Ilsur Metshin, e il City Manager della città di
Kazan, Marat Zagidullov.
Al termine della vernice un aperitivo russo sarà offerto a tutti i
presenti.
La vernice dell’esposizione New Moscow 4 è prevista per giovedì 14
dicembre 2006 alle ore 19.00 presso l’Accademia di architettura
(Galleria dell’Accademia, pianterreno di Palazzo Canavée, Via
Canavée 5, 6850 Mendrisio-Svizzera).
La mostra resterà aperta sino a giovedì 25 gennaio 2007.
Potrà essere visitata dal mercoledì alla domenica dalle ore 12 alle
ore 18. Rimarrà chiusa per le festività natalizie da sabato 23
dicembre 2006 a martedì 2 gennaio 2007; riaprirà quindi mercoledì 3
gennaio 2007.
L’ingresso è libero.
Per tutta la durata della mostra sarà in vendita il catalogo New
Moscow 4 edito dalla Mendrisio Academy Press (2006, 160 pagine, a
colori, in lingua inglese, Fr. 25/Euro 16).
Dopo Mosca, la Galleria ospiterà altre tre mostre sulle metropoli
del mondo emergente:
- Chandigarh/Brasilia (8 febbraio - 19 marzo 2007): città
create ex nihilo poco dopo il 1950 che fanno esplicitamente
riferimento alle tradizioni “funzionalista” e “razionalista”
dell’urbanesimo contemporaneo. La mostra metterà in luce le
somiglianze e le differenze fra le due città.
- Johannesburg (3 aprile - 10 maggio 2007): sullo sfondo
di una visione che comprende i problemi seri ereditati
dall’apartheid, la mostra offrirà un panorama delle trasformazioni
in corso nella città e nell’area metropolitana. Una serie di foto
straordinarie di David Goldblatt documenterà la reazione della
gente comune di fronte a questi progetti.
- Shanghai, Pechino e Nanchino (24 maggio - 29 giugno
2007): la mostra si prefigge l’obiettivo di stabilire se il
grande sviluppo urbanistico cinese, che coinvolge in maniera
prepotente anche l’industria e l’economia, si rivelerà compatibile
con il patrimonio della città storica e con un ambiente
sostenibile.
Autore del documento: Università della Svizzera
italiana, Accademia di Architettura
Informazioni:
Amanda Prada, Responsabile comunicazione e conferenze, Accademia di
architettura di Mendrisio, tel.: +41 58 666 58 69, e-mail:
aprada@arch.unisi.ch
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