Dopo averci provato senza successo durante la discussione del ddl
sviluppo, due relatori hanno ripresentato l'emendamento nel
contesto dei lavori parlamentari per il ddl stabilità, con il
rischio che con l'apposizione della fiducia si scateni un ulteriore
scossone al mercato fotovoltaico: il settore non ne ha bisogno.
L'emendamento, così come presentato, prorogherebbe l'attuale
termine del 31 dicembre 2012 al 31 ottobre 2013 per godere delle
tariffe del 4CE, ben più generose delle attuali, per tutti gli
impianti fotovoltaici installati su edifici e terreni della PA. Non
risulta che questa proposta abbia una copertura finanziaria
garantita. Il risultato è che si andrebbero ad intaccare le
scarsissime risorse rimaste a disposizione con il 5CE a beneficio
di pochi. Inoltre molti terreni potrebbero essere ceduti a titolo
gratuito alle PA per poter godere di questo beneficio.
"Non vorremmo che dietro questi provvedimenti si celino
tentativi di speculazione - dichiara Valerio Natalizia
Presidente ANIE/GIFI, la voce fotovoltaica di Confindustria -
che danneggerebbero l'immagine e l'imprenditorialità di un
settore industriale che opera seriamente e con etica
professionale".
"Ci domandiamo se chi ha firmato l'emendamento - continua
Natalizia - ne abbia comprese fino in fondo le pesanti
conseguenze sul piano occupazionale. La crisi attuale richiede sì
fermezza, ma anche estrema chiarezza nel quadro regolatorio.
Provvedimenti di questo tipo invece creano nell'opinione pubblica
un'immagine negativa del nostro settore e ne accelerano la
caduta".
"Come ANIE/GIFI - conclude Natalizia -
prendiamo le distanze da questo emendamento e chiediamo che i
Ministri Passera e Clini intervengano urgentemente in sede di
discussione d'aula. La fine della legislatura e i tempi accelerati
di questi giorni non giustificano gli errori e sarebbe difficile
comprendere un loro silenzio su un settore così
importante".
Fonte: ANIE/GIFI
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