Novità a scuola: la sicurezza verrà inserita come materia di
insegnamento nei programmi scolastici e nei percorsi di
formazione.
Il tutto è previsto dallo schema di disegno di legge contenente la
delega al governo per l’emanazione del testo unico per il riassetto
normativo e la riforma della salute e sicurezza sul lavoro inviato
dai sottosegretari Montanino e Patta alle organizzazioni
sindacali.
Il testo del disegno di legge prevede proprio una riforma delle
disposizioni legislative in vigore e concede al governo 12 mesi per
l’emanazione di appositi decreti “per il riassetto e la riforma
delle disposizioni vigenti in materia di salute e di sicurezza dei
lavoratori”.
Le nuove norme dovranno garantire l’applicazione della disciplina
in materia di salute e sicurezza sul lavoro a tutti i lavoratori,
indipendentemente dal contratto applicato, sia esso autonomo o
subordinato, che sia stipulato con il datore di lavoro o con il
committente, prevedendo misure di tutela particolari per
determinate categorie di lavoro.
Quest’ultimo punto, però, dovrà essere esplicato maggiormente in
una fase successiva.
Le nuove norme, inoltre, cercheranno di focalizzare ancor di più
l’efficacia del coordinamento degli interventi di protezione e
prevenzione dei rischi nei contratti di appalto o di opera, anche
per mezzo di meccanismi che consentano di valutare l’idoneità
tecnico-professionale delle imprese. Il rispetto delle norme di
sicurezza e salute sul lavoro, poi, sarà un elemento vincolante per
l’accesso ad agevolazioni, finanziamenti e contributi: una
rivoluzione del settore!
Analizzando, poi, il punto di vista strettamente operativo, il
disegno di legge prevede una ulteriore semplificazione degli
adempimenti formali: revisione delle figure professionali con
particolare riferimento al rappresentante per la sicurezza
territoriale, rivisitazione delle funzioni degli organismi
paritetici e dei comitati regionali di coordinamento,
individuazione di appositi codici di condotta per orientare tutti i
soggetti interessati.
Novità anche per le sanzioni che dovranno tenere in considerazione
le responsabilità e le funzioni svolte da ciascun soggetto:
reclusione da uno a sei mesi e ammende da 10 a 40 mila euro.
La riforma, infine, incentiverà la cultura, con il finanziamento
degli investimenti in materia di salute e sicurezza delle piccole e
medie imprese e l’inserimento di un insegnamento specifico nei
programmi scolastici, universitari e nei corsi di formazione.
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