Autorità di vigilanza sui contratti pubblici: quanto costa a professionisti e imprese?
In un periodo di forte crisi economica tutti cerchiamo di eliminare le spese superflue e ridurre i costi non necessari per la sopravvivenza. Nel piccolo dell...
In un periodo di forte crisi economica tutti cerchiamo di
eliminare le spese superflue e ridurre i
costi non necessari per la sopravvivenza. Nel piccolo
delle nostre case o attività professionali e commerciali, oggi
tutte le spese passano sotto l'occhio vigile del "buon
padre di famiglia" che in modo diligente sta attento alla
quadratura dei conti per l'ottenimento di un bilancio sostenibile
sia nel breve che nel lungo periodo.
Ma anche dalle Pubbliche Amministrazioni arrivano i primi segnali e per ultimo quelli dei Presidenti di Camera e Senato che hanno, recentemente, dimezzato i propri compensi rinuciando anche ai lussuosi appartamenti e quello dell'Ufficio di Presidenza della Camera che ha approvato tagli che, ammonteranno a ben 8,5 milioni di euro annui.
Le domande che ultimamente tutti ci poniamo sono: quanto ci costa il funzionamento della "macchina pubblica"? La stessa diligenza che ognuno di noi applica nelle spese private, è applicata anche per far funzionare pubbliche amministrazioni ed enti pubblici?Entrando nello specifico dei lavori pubblici, quanto costano a Professionisti e Imprese i servizi offerti dall'Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture?
E la prima cosa più ovvia, prima di cercare risposte alle nostre domande, è quella di proporre l’applicazione della spending review anche all’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, specialmente in un momento in cui sia le imprese che i professionisti non potrebbero sopportare un ulteriore aumento del contributo previsto per la partecipazione agli appalti pubblici che è, poi, il ricavo maggiore nel bilancio dell’Autorità.
Navigando sul sito dell'Authorità, nella sezione "Trasparenza, valutazione e merito" è possibile analizzare, tra l’altro, le seguenti voci:
Nella sezione "Atti di Bilancio" è possibile visionare i bilanci di previsione e rendiconti finanziari dal 2007 al 2013.
Dando uno sguardo alle previsioni definitive esercizio 2012 rilevabili nel preventivo finanziario per l'anno 2013, osserviamo che per il funzionamento della macchina sono serviti € 84.989.482,81 (ottantaquattro milioni, 989 mila e 482 euro).
Qual è stata l'attività dell'AVCP nel 2012?Questo dato è, parzialmente, desumibile dalla sezione "Attività dell'Autorità" sottosezione "Atti dell'Autorità". Nel dettaglio, nel 2012 l’Autorità ha pubblicato:
Volendo fare un conto molto semplificato, nel 2012 ogni atto pubblicato dall'AVCP è costato circa € 193.000.
Considerato che l'AVCP funziona con i contributi versati da professionisti e imprese per la partecipazione alle gare e che negli ultimi anni il numero delle stesse ed il numero dei partecipanti è diminuito considerevolmente, ci chiediamo se non sia opportuno porre in tempo i rimedi necessari per ridurre i costi dell’Autorità (in atto le previsioni relative al bilancio 2013 sono pressoché inalterate rispetto a quelle del 2012) anche rivedendo il funzionamento della stessa per far si che non vi sia alcun aggravio per le imprese e per i professionisti e per diminuire i tempi di attesa dei pareri di precontenzioso che, in atto, sono attestati su un tempo di 10 mesi circa non compatibile, molto spesso, con la necessità di sbloccare gare molto spesso bloccate in attesa del parere dell’Autorità.
Ma anche dalle Pubbliche Amministrazioni arrivano i primi segnali e per ultimo quelli dei Presidenti di Camera e Senato che hanno, recentemente, dimezzato i propri compensi rinuciando anche ai lussuosi appartamenti e quello dell'Ufficio di Presidenza della Camera che ha approvato tagli che, ammonteranno a ben 8,5 milioni di euro annui.
Le domande che ultimamente tutti ci poniamo sono: quanto ci costa il funzionamento della "macchina pubblica"? La stessa diligenza che ognuno di noi applica nelle spese private, è applicata anche per far funzionare pubbliche amministrazioni ed enti pubblici?Entrando nello specifico dei lavori pubblici, quanto costano a Professionisti e Imprese i servizi offerti dall'Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture?
E la prima cosa più ovvia, prima di cercare risposte alle nostre domande, è quella di proporre l’applicazione della spending review anche all’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, specialmente in un momento in cui sia le imprese che i professionisti non potrebbero sopportare un ulteriore aumento del contributo previsto per la partecipazione agli appalti pubblici che è, poi, il ricavo maggiore nel bilancio dell’Autorità.
Navigando sul sito dell'Authorità, nella sezione "Trasparenza, valutazione e merito" è possibile analizzare, tra l’altro, le seguenti voci:
- Pubblicità emolumenti
- Incarichi a soggetti esterni
- Atti di bilancio
Nella sezione "Atti di Bilancio" è possibile visionare i bilanci di previsione e rendiconti finanziari dal 2007 al 2013.
Dando uno sguardo alle previsioni definitive esercizio 2012 rilevabili nel preventivo finanziario per l'anno 2013, osserviamo che per il funzionamento della macchina sono serviti € 84.989.482,81 (ottantaquattro milioni, 989 mila e 482 euro).
Qual è stata l'attività dell'AVCP nel 2012?Questo dato è, parzialmente, desumibile dalla sezione "Attività dell'Autorità" sottosezione "Atti dell'Autorità". Nel dettaglio, nel 2012 l’Autorità ha pubblicato:
- 4 Determinazioni
- 112 Deliberazioni
- 212 Pareri di Precontenzioso
- 25 Pareri sulla Normativa
- 2 Atti di segnalazione al Governo e al Parlamento
- 0 Atti di Regolazione
- 77 Comunicati alle SOA
- 4 Comunicati del Presidente dell'Autorità
- 5 Comunicati del Presidente della Camera Arbitrale
- 0 Comunicati del Direttore Generale OSIT
- 0 Comunicati del Segretario Generale
Volendo fare un conto molto semplificato, nel 2012 ogni atto pubblicato dall'AVCP è costato circa € 193.000.
Considerato che l'AVCP funziona con i contributi versati da professionisti e imprese per la partecipazione alle gare e che negli ultimi anni il numero delle stesse ed il numero dei partecipanti è diminuito considerevolmente, ci chiediamo se non sia opportuno porre in tempo i rimedi necessari per ridurre i costi dell’Autorità (in atto le previsioni relative al bilancio 2013 sono pressoché inalterate rispetto a quelle del 2012) anche rivedendo il funzionamento della stessa per far si che non vi sia alcun aggravio per le imprese e per i professionisti e per diminuire i tempi di attesa dei pareri di precontenzioso che, in atto, sono attestati su un tempo di 10 mesi circa non compatibile, molto spesso, con la necessità di sbloccare gare molto spesso bloccate in attesa del parere dell’Autorità.
A cura di Paolo
Oreto
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