I commi 350 e 351 della legge 27 dicembre 2006, n. 196 prevedono
delle forti incentivazioni verso interventi di realizzazione di
nuovi edifici o nuovi complessi di edifici che posseggano
determinati requisiti, in particolare:
- volumetria complessiva superiore a 10.000 metri cubi;
- data di inizio lavori entro il 31 dicembre 2007;
- termine dei lavori entro i tre anni successivi alla data di
inizio;
- che conseguono un valore limite di fabbisogno di energia
primaria annuo per metro quadrato di superficie utile dell’edificio
inferiore di almeno il 50 per cento rispetto ai valori riportati
nell’allegato C, numero 1), tabella 1, annesso al decreto
legislativo 19 agosto 2005, n. 1925
- che conseguano un valore limite di fabbisogno di energia
primaria annuo per il condizionamento estivo e per l`illuminazione
inferiore di almeno il 50% rispetto ai valori che saranno indicati
con apposito decreto dei Ministeri dell`economia e delle finanze di
concerto con lo sviluppo economico;
L’incentivo consiste nella detrazione del 55 per cento degli extra
costi dovuti per conseguire il predetto valore limite di fabbisogno
di energia, incluse le maggiori spese di progettazione ed a tal
fine è stato istituito un fondo di 15 milioni di euro per ciascuno
degli anni del triennio 2007-2009.
Le modalità e le condizioni per l’accesso e l’erogazione
dell’incentivo, nonché i valori limite relativo al fabbisogno di
energia per il condizionamento estivo e l’illuminazione verranno
stabilite con decreto del Ministero dell’economia e delle finanze,
di concerto con quello dello sviluppo economico.
Ciò che viene da chiedersi è quanto sia fattibile e verosimile
realmente l’individuazione di questi extra costi di cui parla la
Finanziaria e quali saranno questi parametri che verranno fissati
per accedere agli incentivi, in quanto le alternative che si
potrebbero ipotizzare sono due ed entrambe tristi, in particolare
vedrebbero: o l’erogazione di più fondi di quanto sia possibile
destinare (noi italiani siamo molto bravi a far lievitare i
preventivi), oppure l’istituzioni di modalità così ostiche da far
risultare l’incentivo un vero e proprio bluff.
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