"È inaudita la sola ipotesi di ricorrere ad un ennesimo condono
edilizio. Quello di cui il nostro Paese ha bisogno è di essere
messo in sicurezza, tenuto conto della situazione di rischio
sismico ed idrogeologico che riguarda gran parte delle nostre
Regioni, per evitare ulteriori vittime e danni che, troppo spesso,
si registrano".
Questo il commento del
Consiglio Nazionale degli Architetti,
Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori all'ipotesi di
condono edilizio circolata negli ultimi giorni. È stato, infatti,
presentato dal senatore
Domenico De Siano (Pdl) un
emendamento al provvedimento sulle emergenze ambientali che propone
di riaprire i termini del condono edilizio 20013 fino al 31
dicembre 2013. Con la giustificazione del recupero di somme per gli
interventi straordinari a favore delle popolazioni emiliane colpite
nel maggio 2012 dal feroce sisma, il Pdl sta cercando di far
passare un emendamento che era stato uno dei cavalli di battaglia
del loro leader
Silvio Berlusconi durante il periodo
elettorale.
"Rasenta la beffa -
ha continuato il CNAPPC -
che provvedimenti irresponsabili - come l'emendamento
presentato dal senatore De Siano e che nel passato hanno dimostrato
tutta la pericolosità proprio riguardo alla sicurezza dei cittadini
e all'equilibrio del territorio - vengano presentati e giustificati
per destinare risorse alle popolazioni già colpite dagli eventi
sismici".
"Nel nostro Paese -
conclude il CNAPPC -
c'è
invece bisogno di realizzare un vero e proprio progetto di
salvaguardia ambientale e paesaggistica, basato sul principio
imprescindibile che la cultura ed il paesaggio sono delle risorse
fondamentali, anche di tipo economico, che vanno valorizzate
attraverso progetti di sviluppo assolutamente non
invasivi".
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