RAPPORTO APAT

19/01/2007

È stato presentato ieri 18 gennaio 2006 a Roma il "III Rapporto APAT sulla qualità di 24 città italiane". La presentazione è stata presieduta dal Commissario Straordinario dell'Agenzia per la protezione dell'ambiente, Avv. Giancarlo Viglione, alla presenza del Ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio e del Ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi; sono intervenuti all'incontro i Sindaci Walter Veltroni (Roma), Michele Emiliano (Bari) e Umberto Scapagnini (Catania), il Presidente dell'ANCI Leonardo Domenici e il Presidente della Provincia di Napoli Riccardo di Palma.

Il rapporto APAT affronta questi temi riferiti alle città capoluogo di provincia con popolazione superiore a 150.000 abitanti.

Secondo quanto esposto nel rapporto circa il 75% della popolazione europea vive in aree urbane e si stima che tale quota entro il 2020 raggiungerà un valore dell'80%, determinando un progressivo deterioramento dell'ambiente di vita e una crescente pressione sugli ecosistemi.
Per questo motivo l'osservazione continua di quanto avviene in questi importanti ambiti territoriali in materia di energia, mobilità, qualità dell'aria, rifiuti, acqua, suolo, natura e territorio, assume carattere di ineludibilità per la programmazione degli interventi e la sensibilizzazione e il coinvolgimento dei cittadini.


Sempre secondo quanto esposto nel III Rapporto i trasporti sono tra i maggiori responsabili dell'inquinamento nelle città ed inoltre PM10, ozono e biossido di azoto non accennano a diminuire.

Sintetizzando alcuni degli indicatori illustrati più dettagliatamente nel Rapporto:
  • Qualità dell'aria & emissioni: per le concentrazioni di PM10, ozono e biossido di azoto nelperiodo 1993-2005 nessuna chiara tendenza alla diminuzione. Il trasporto su strada costituisce la principale sorgente emissiva di PM10 per più della metà delle città considerate.
  • Trasporti: si rileva che il parco autovetture continua a crescere nelle 24 realtà urbane; il numero di autovetture pro-capite rimane tra i più alti d'Europa anche a livello dei singoli comuni. Quasi tutte le città superano la quota di 500 autovetture ogni 1000 abitanti.
    Il trasporto pubblico locale è caratterizzato da un alternarsi di luci ed ombre. La quota di mezzi di superficie alimentata a gasolio rimane assolutamente dominante, dal 60% a Parma al 99,9% di Reggio Calabria. I mezzi di trasporto a trazione elettrica sono diffusi principalmente nelle grandi città.
  • Verde urbano: dal 1999 al 2003 quello gestito dal Comune è aumentato nel 75% delle città mediamente dell'1,4% (con un massimo di 6,6% a Palermo). I dati più recenti, relativi al 2003, mostrano un valore medio del verde rispetto alla superficie comunale pari a 4,9%. Trattandosi del solo verde di gestione comunale, i valori riportati rappresentano una sottostima di tutto il verde presente nelle città. La Disponibilità pro capite di verde urbano mostra un aumento pari all'88% delle città, con un aumento medio di 4,5 m2/abitante dal 1999 al 2003.
  • Acque: a livello nazionale la copertura del servizio di acquedotto appare accettabile ovunque. Essa in nessun caso risulta inferiore, in termini di abitanti serviti/abitanti residenti, al 92% con un valore medio pari al 96%. A livello nazionale i servizi di fognatura e depurazione mostrano un grado di copertura rispettivamente dell'84% e del 74,8%. I valori dei dati relativi agli Ambiti Territoriali Ottimali (ATO) dei 24 capoluoghi di provincia con popolazione superiore ai 150.000 abitanti non si discostano da quelli nazionali.
  • Rifiuti: i valori più elevati di produzione di pro capite nel 2004 si riscontrano a Prato e Catania e nelle città a maggiore vocazione turistica - Firenze, Venezia e Roma. Alcune città come Verona, Genova e Milano fanno registrare valori di produzione di rifiuti urbani pro capite particolarmente bassi. Raccolta differenziata: solo Padova, con circa il 40% di rifiuti raccolti in maniera differenziata nel 2004, supera l'obiettivo del 35% fissato dal D.Lgs 22/97 per il 2003. I dati evidenziano, nel triennio considerato (2002 - 2004), una forte crescita della raccolta differenziata per Taranto (+116%), Catania (+113%), Roma (+96%) e Palermo (+36%), tuttavia tali incrementi si traducono, in termini assoluti, in percentuali di raccolta differenziata ancora insoddisfacenti, al disotto del 10%.
a cura di Ufficio stampa APAT


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