Ecco il
testo definitivo del decreto-legge relativo al
recepimento della Direttiva 2010/31/UE contenete, anche, la
proroga degli incentivi fiscali, approvato dal Consiglio dei
Ministri di venerdì scorso 31 maggio.
Nel dettaglio gli articoli che interessano la proroga degli
incentivi fiscali per le ristrutturazioni edilizie ed il risparmio
energetico sono gli
articoli 14, 15 e 16.
Con l'
articolo 14 del provvedimento viene previsto un
potenziamento dell'
attuale regime di detrazioni fiscali del 55%
per gli interventi di miglioramento dell'efficienza energetica
degli edifici, in scadenza al 30 giugno 2013, che
viene
innalzato alla quota del 65%, per le spese sostenute dall'1
luglio 2013 al 31 dicembre 2013, con l'
esclusione delle spese
per gli interventi di sostituzione di impianti di riscaldamento con
pompe di calore ad alta efficienza ed impianti geotermici a
bassa entalpia nonché delle spese per la sostituzione di scaldacqua
tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla
produzione di acqua calda sanitaria, concentrando la misura sugli
interventi strutturali sull’involucro edilizio, maggiormente idonei
a ridurre stabilmente il fabbisogno di energia.
Così, per le spese documentate sostenute a partire dall'1 luglio
2013 fino al 31 dicembre 2013 o fino al 31 dicembre 2014 (per le
ristrutturazioni importanti dell'intero edificio), spetterà la
detrazione dell'imposta lorda per una quota pari al 65% degli
importi rimasti a carico del contribuente, ripartita in 10 quote
annuali di pari importo.
Con l'
articolo 16 del provvedimento viene previsto che il
bonus per le ristrutturazioni resti al 50 % con un tetto massimo
a 96.000 Euro e con una proroga sino 1l 31 dicembre 2013.
Ma, anche in questo caso, con una novità sostanziale che riguarda
l'estensione degli sgravi anche per l'arredamento. Contestualmente
alla ristrutturazione casa è possibile avere un tetto aggiuntivo di
10.000 euro (oltre alle ordinare 96.000 euro) da utilizzare per
l'acquisto di mobili relativi all'appartamento da ristrutturare. La
somma di 10mila euro rappresenta "l'imponibile" complessivo sul
quale si calcola la detrazione del 50%. In pratica, dunque, viene
concesso uno sgravio massimo di 5.000 euro, da ripartire poi in
dieci quote annuali.
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