Si terrà domani 23 gennaio alle ore 9,15 presso l’Aula Rogers del
Politecnico di Milano il convegno dal tema “Tecnologia e progetto
urbano. L’esperienza delle STU”.
L’iniziativa organizzata dal Dipartimento BEST, con il
patrocinio del Ministero delle Infrastrutture, della
Regione Lombardia e del Collegio degli Ingegneri e degli
Architetti di Milano, si pone l'obiettivo di fare un primo
bilancio critico sull'efficacia dello strumento STU a dieci anni
dall'emanazione della legge che ha introdotto nell'ordinamento
italiano le Società di trasformazione urbana, con
particolare attenzione al ruolo delle discipline tecnologiche nel
ridisegno delle procedure operative per la progettazione,
attuazione e gestione dei programmi complessi.
Il convegno vuole stimolare un confronto critico e propositivo tra
attori coinvolti a livello politico, imprenditoriale e progettuale,
con il supporto di una attenta analisi di casi studio indagati a
livello nazionale.
Con l'articolo 17, comma 59 della legge 15 maggio 1997, n. 127
venivano introdotte nell'ordinamento italiano le Società di
trasformazione urbana. Partendo dalle incoraggianti esperienze in
materia di società miste, e in particolare con riferimento
all'esperienza delle Sociétés d'economie mixte (SEM), il
legislatore ha disciplinato un modello operativo che consente ai
Comuni e alle città metropolitane, anche con la partecipazione di
Province, Regioni e operatori privati, di costituire società per
azioni per progettare e realizzare interventi di trasformazione
urbana.
Tale strumento innovativo si pone all'interno di un più ampio
rinnovamento del settore edilizio, ancora caratterizzato
dall'approccio scalare e deterministico di rigida zonizzazione
figlio della legge urbanistica n. 1150 del 1942, che a partire
dagli anni ottanta ha portato alla individuazione di una serie di
strumenti operativi che hanno tentato di porre rimedio con
tempestività ed efficacia al crescente degrado dell'ambiente
urbano.
Nonostante siano trascorsi quasi dieci anni dall'emanazione della
legge, le STU stanno vivendo oggi la loro prima stagione di
sperimentazione operativa. In un quadro nazionale estremamente
eterogeneo e caratterizzato da esperienze fortemente connaturate
agli specifici ambiti di intervento, emergono alcuni approcci che
potremmo definire paradigmatici, sia per l'impostazione procedurale
che per la capacità di cogliere le potenzialità offerte dallo
strumento. L'analisi dello stato di avanzamento delle iniziative
intraprese mostra come la maggior parte di esse sia ancora ferma
allo svolgimento delle indagini preliminari e alla redazione degli
studi di fattibilità, anche se esistono esempi virtuosi in cui il
processo attuativo non ha subito rallentamenti. Nella
considerazione del rilevante interesse e dei risultati positivi di
analoghe esperienze condotte in altri Paesi europei, alle quali
peraltro il legislatore italiano si è ispirato, con le opportune
modifiche, per diventare uno strumento ordinario per la gestione e
realizzazione degli interventi di trasformazione urbana.
La rilevanza territoriale dell'ambito, la complessità urbanistica e
le interrelazioni economico sociali che connotano gli interventi
oggetto delle STU rendono indispensabile il coinvolgimento di
capacità specifiche del mondo dell'amministrazione pubblica,
dell'imprenditoria e della progettazione. Il convegno nasce
nell'auspicio che l'attività valutativa dello strumento STU perda
il carattere di eccezionalità episodica e diventi uno strumento
integrato nella prassi ordinaria.
PATROCINIO Ministero delle Infrastrutture
Regione Lombardia
Collegio Degli Ingegneri e Architetti di Milano
Politecnico di Milano
Dipartimento BEST
Via Bonardi, 3 – Milano
COORDINAMENTO Matteo Gambaro, Cristina Marchegiani, Andrea
Tartaglia telefono e fax +39 02.2399 .5166 / 2614
Email cristina.marchegiani@polimi.it
Siti: www.polimi.it, www.arch.polimi.it
La partecipazione gratuita è aperta a tutti. Si prega di
confermarla tramite mail all’indirizzo del Coordinamento.
© Riproduzione riservata