Il Consiglio dei Ministri di
venerdì 19 gennaio su proposta
del Presidente del Consiglio, del Ministro per gli affari regionali
e le autonomie territoriali,
Linda Lanzillotta, e del
Ministro dell’interno,
Giuliano Amato, ha approvato uno
schema di disegno di legge che dà attuazione agli articoli 114, 117
e 118 della Costituzione (modificati dalla riforma del 2001)
conferendo al Governo delega a:
- individuare e ripartire le funzioni amministrative che spettano
a Comuni, Province, Città metropolitane, Regioni e Stato;
- adeguare l’ordinamento degli enti locali;
- disciplinare l’ordinamento di Roma capitale.
Il provvedimento, che disciplina, altresì, il procedimento di
istituzione delle città metropolitane, contiene due ulteriori
deleghe a effettuare la revisione delle circoscrizioni delle
Province, finalizzata a razionalizzarne gli assetti territoriali a
seguito della definizione e attribuzione delle funzioni
fondamentali amministrative degli enti locali, nonché ad adottare
la “Carta delle autonomie locali”, strumento di coordinamento
sistematico (formale e sostanziale) delle disposizioni statali che
risulteranno dall’attuazione delle deleghe; sullo schema di disegno
di legge verrà acquisito il parere della Conferenza unificata.
Nella relazione illustrativa dello
schema di disegno di legge,
composto da 7 articoli, viene precisato che:
- l’articolo 1 indica le finalità e gli indirizzi
generali;
- l’articolo 2 contiene la delega al Governo per
l’attuazione dell’art. 117, co. 2, lett. p), e dell’art. 118 Cost.
quanto alla individuazione delle funzioni fondamentali e delle
funzioni proprie degli enti locali, nonché la delega al Governo per
la disciplina degli organi di governo, del sistema elettorale, e
delle altre materie inerenti gli enti locali;
- l’articolo 3 contiene la delega al Governo per la
istituzione delle nove città metropolitane già ipotizzate dalla
legge n. 142/1990 e dal t.u. n. 267/2000;
- l’articolo 4 contiene la delega al Governo per il
conferimento a Regioni ed enti locali di ulteriori funzioni
(rispetto a quelle fondamentali e a quelle proprie) e per le
successive operazioni di trasferimento;
- l’articolo 5 contiene la delega al Governo per la
disciplina di Roma capitale;
- l’articolo 6 indica l’ambito della legislazione
regionale in materia di enti locali;
- l’articolo 7 contiene la clausola di invarianza della
spesa pubblica.
In definitiva, quindi, con lo schema di disegno di legge viene
predisposto un processo di riforma epocale delle competenze che
andrà avanti a tappe.
Dopo l’approvazione del Parlamento, dovrà passare un anno per i
decreti legislativi attuativi e poi un altro anno anora per le
leggi regionali di recepimento del nuovo ordine e per i Dpcm che
decideranno come e quante risorse finanziarie, umane, strumentali e
organizzative andranno trasferite in periferia (soprattutto ai
Comuni) per lo svolgimento dei nuovi compiti; tra le più importanti
novità contenute nello schema di disegno di legge ricordiamo:
- la cabina di regia per il federalismo fiscale;
- il drastico freno alla creazione di spa da parte degli enti
locali per attività poco attinenti agli scopi istituzionali;
- la possibilità per Comuni e Città metropolitane di riconoscere
il diritto di voto ai cittadini extracomunitari;
- il limite al proliferazione degli organi con l’obbligo di
semplificare le strutture amministrative;
- la cancellazione delle giunte per i Comuni sotto 5mila abitanti
dove il sindaco dovrà prevedere altri alleggerimenti
organizzativi;
- il riordino delle circoscrizioni territoriali delle Province
per ridurne il numero, sia pure con
- l’accordo di Comuni e Regioni;
- l’istituzione delle Città metropolitane che sostituiranno una o
più province senza però assorbire i comuni metropolitani, neanche
il capoluogo.
Il Ministro degli Interni
Giuliano Amato ha detto che “
Il
testo attua la parte più importante del Titolo V c’è un
rovesciamento della piramide italiana per cui in principio era lo
Stato. Si torna all’Italia radicata nei comuni” ed il Ministro
degli Affari regionali e madre del provvedimento,
Linda
Lanzillotta ha aggiunto che “
Si rimette in moto il processo
di attuazione del titolo V della Costituzione”; e Titolo V vuol
dire federalismo, trasferimento massiccio di competenze e risorse
dal centro alla periferia. Lo schema di disegno di legge sul codice
delle autonomie riguarda il capitolo della spesa, delle competenze.
Mentre sul fronte delle entrate il Ministro Lanzillotta ha
precisato che “
Tra qualche settimana vareremo anche il disegno
di legge sul federalismo fiscale.”
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