Come anticipato in una nostra precedente news, sembrerebbe che il
nuovo decreto sul conto energia, in discussione in questi giorni al
Governo, stia per arrivare alla sua versione definitiva.
Ma per essere definito, il decreto ha prima bisogno di ottenere il
via libera da parte della Conferenza Stato-Regioni, che si riunisce
oggi con un ordine del giorno che non prevede la discussione sul
fotovoltaico e a meno di ripensamenti dell’ultima ora, considerati
i tempi, sembra difficile che si raggiungano risultati nel
breve.
Ricordiamo le tariffe incentivanti che sono previste nella nuova
versione del decreto:
Modalità operativa
dell'impianto
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Impianti di cui all'articolo 2, comma 1, lettera
b1)
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Impianti di cui all'articolo 2, comma 1, lettera
b2)
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Impianti di cui all'articolo 2, comma 1, lettera
b3)
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1. Impianti operanti in regime di scambio sul
posto
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0,36
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0,38
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0,42
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2. Impianti non operanti in regime di scambio sul
posto
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0,30
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0,38
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0,42
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Dopo i primi apprezzamenti del Gruppo Imprese Fotovoltaiche
Italiane (GIFI), arrivano anche le prime critiche da parte di
Assosolare in merito alle tariffe, sostenendo che il nuovo “conto
energia” dovrà avere delle tariffe tali da rendere remunerativo
l’investimento nel fotovoltaico sia sugli edifici che a terra. Tale
tariffa per essere remunerativa nel centro/nord Italia, non
dovrebbe essere inferiore ai 40 centesimi di euro per kW/h
prodotto, per consentire un ritorno dell’investimento in un periodo
inferiore ai 15 anni.
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