L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato verificherà nei
prossimi mesi se gli ordini professionali stanno recependo
nei loro statuti e nei loro codici deontologici,
anche alla luce della nuova normativa, i principi di
concorrenza.
L’indagine sarà svolta con specifico riferimento agli ordini di
architetto, avvocato, commercialista e ragioniere, consulente del
lavoro, farmacista, geologo, geometra, giornalista e pubblicista,
ingegnere, medico e odontoiatra, notaio, perito industriale e
psicologo. La verifica riguarderà in particolare l’avvenuta
abolizione delle disposizioni deontologiche che contengono
limitazioni alla concorrenza relative alle tariffe fisse o minime,
la reale libertà per i professionisti di farsi pubblicità e di
ricorrere, nel caso degli avvocati, ai patti di quota lite, e il
riconoscimento della libertà di costituire società
interdisciplinari tra professionisti.
Nella delibera di avvio dell’indagine, approvata nella riunione del
18 gennaio 2007, l’Autorità ricorda i numerosi interventi
effettuati nel settore dei servizi professionali, compreso l’avvio
di istruttorie nei confronti dei professionisti per intese
restrittive della concorrenza, principi adesso incorporati nella
disciplina di liberalizzazione prevista dal Decreto Bersani che ha
introdotto il divieto di tariffe obbligatorie nonché abrogato il
divieto di pubblicità professionale e di costituzione di società
interdisciplinari tra professionisti.
Dopo l’entrata in vigore del Decreto Bersani, alcuni organismi
rappresentativi dei professionisti hanno assunto decisioni che
interpretano queste norme in senso restrittivo. Ugualmente non
coerente alla nuova normativa sono state le modifiche alla legge
notarile, relativamente agli onorari, apportate con un decreto
legislativo successivo all’entrata in vigore della legge Bersani.
Sono inoltre arrivate all’Autorità segnalazioni di singoli
professionisti che lamentano comportamenti di alcuni organismi
professionali tesi a precludere ai propri iscritti l’opportunità di
avvalersi delle leve concorrenziali previste dal Decreto
Bersani.
L’Autorità ricorda che l’obbligo di adeguamento dei codici
deontologici entro il primo gennaio 2007, stabilito dal Decreto
Bersani, ai principi di concorrenza riguarda tutti gli organismi
rappresentativi di soggetti che svolgono attività professionali,
siano essi costituiti nella forma di ordini e collegi, ma anche di
associazioni.
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