Come disposto dall’Agenzia del territorio e presentato il 25
gennaio scorso alle organizzazioni sindacali, per il 2007 è
previsto un piano di recupero dell’Ici in cui i professionisti
saranno in prima linea per la revisione delle zone anomale, come
previsto dalla Finanziaria 2005, e per gli accertamenti legati agli
immobili di categorie E (aeroporti, stazioni ferroviarie, portuali
e fiere).
Nell'esplicitato obiettivo di recuperare "materia imponibile", già
la legge finanziaria 2005, ai commi 335-339 dell'articolo 1,
dispone la revisione dei classamenti dei fabbricati, mediante due
procedimenti diversi volti a conseguire una maggiore equità sul
piano fiscale e a contrastare fenomeni di elusione e/o evasione
fiscale.
br> Nello specifico:
- il primo procedimento è quello previsto dal comma 335, che
consente ai Comuni di richiedere la revisione su porzioni di
territorio ai sensi del Dpr n. 138 del 1998;
- il secondo procedimento è quello dettato dal comma 336 e
innesca un procedimento per la revisione del classamento per
singola unità immobiliare.
È opportuno precisare che:
- la revisione del classamento consiste nell'assegnazione, alle
unità immobiliari interessate, di nuove categorie e classi, nonché
delle relative nuove rendite catastali;
- secondo l'articolo 2, comma 1, del Dpr 23.3.1998, n. 138, la
microzona rappresenta una porzione del territorio comunale o, nel
caso di zone costituite da gruppi di comuni, un intero territorio
comunale che presenta omogeneità nei caratteri di posizione,
urbanistici, storico-ambientali, socio-economici, nonché nella
dotazione dei servizi ed infrastrutture urbane. In ciascuna
microzona le unità immobiliari sono uniformi per caratteristiche
tipologiche, epoca di costruzione e destinazione prevalenti; essa
individua ambiti territoriali di mercato omogeneo sul piano dei
redditi e dei valori, ed in particolare per l’incidenza su tali
entità delle caratteristiche estrinseche delle unità
immobiliari.
Secondo quanto previsto dall’Agenzia del Territorio, la revisione
riguarda 11 comuni, 8 province e 15 microzone anomale che gli
accertamenti legati agli immobili di categoria E dovrebbero portare
ad un recupero ICI pari a circa 40 milioni nel 2007, 72 milioni nel
2008 e 80 milioni a regime.
Per quanto concerne l’accatastamento urbano degli edifici ex
rurali, l’Agenzia utilizzerà delle fotografie aeree scattate
dall’Agea e, mettendole a confronto con le mappe catastali,
individuerà le irregolarità, stimando un gettito per il 2007 pari a
476, circa 1,1 miliardi per il 2008.
L’aggiornamento del catasto terreni, secondo quanto previsto dalla
Finanziaria 2007, dovrebbe portare un gettito di 95 milioni nel
2007 e 79 milioni nel 2008. Il decreto fiscale collegato alla
finanziaria ha stabilito, inoltre, la gratuità delle visure
catastali e questo dovrebbe portare ad un incremento di 5 milioni
di visure l’anno agli sportelli ed oltre 8 milioni telematiche che
comporterà una stabilizzazione di 1.500 lavoratori a tempo
determinato.
L’ultima sfida dell’Agenzia del territorio è il Docfa telematico su
tutto il territorio nazionale entro marzo 2007 e il Pregeo
telematico entro la seconda metà del 2007.
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