Leggendo attentamente l’ultimo testo disponibile del
disegno di
legge di stabilità 2014, che inizierà domani il persorso
parlamentare al Senato, notiamo, con grande sorpresa, che,
nell’articolo 10 tra le misure per la “
Razionalizzazione della
spesa delle amministrazioni pubbliche” è stato inserito un
comma che recita testualmente: “
L'autorizzazione di spesa di cui
all'articolo 1, comma 515, della legge 24 dicembre 2012, n. 228 è
soppressa”.
Con questo semplice comma nel ddl stabilità 2014 viene prevista la
cancellazione del fondo previsto dalla legge di stabilità
dell'anno scorso (legge 24/12/2012, n. 228)
per il progressivo
azzeramento dell'IRAP a carico dei professionisti dell’area
tecnica (architetti, ingegneri e geometri) che non si avvalgono
di dipendenti e utilizzano limitati beni strumentali.
Nel
comma 515 dell’articolo 1 della citata legge n. 228/2012
del quale oggi la legge di stabilità 2014 chiede la soppressione
era previsto un fondo di 188 milioni nel 2014, 252 milioni nel 2015
e 242 milioni a partire dal 2016 finalizzato ad escludere
dall'ambito di applicazione dell'IRAP le persone fisiche esercenti
arti e professioni, che non si avvalgono di lavoratori dipendenti o
assimilati e che impiegano limitati beni strumentali.
Ricordiamo che il
Consiglio nazionale degli Architetti PPC,
all’atto dell’approvazione della legge di stabilità 2013 aveva
salutato con molto favore la misura introdotta relativa alla
cancellazione dell’IRAP intravedendo un forte segnale di attenzione
da parte del Parlamento.
In particolare il CNAPPC nel mese di novembre dello scorso anno era
intervenuto precisando che “E' importante che l'emendamento sul
fisco che costituisce un apposito fondo che dovrà servire al
tendenziale azzeramento dell'Irap comprenda, tra i beneficiari,
anche i professionisti oltre alle mini-imprese, ai commercianti e
agli artigiani. Questa misura dimostra, da un lato, la
consapevolezza, da parte del Parlamento, del fatto che la crisi
stia fortemente pesando sulle professioni che hanno bisogno, così
come altri settori, di sgravi e di incentivi, dall'altro riconosce
la loro fondamentale importanza quali fattori per la ripresa e per
lo sviluppo del Paese".
Ovviamente. la norma introdotta nel ddl stabilità 2014, approvato
dal Governo ed inviato alle Camere, non è definitiva e ci
aspettiamo una chiara e pesante presa di posizione dei Consigli
nazionali che spingano ad emendamenti atti a ripristinare la
selettiva cancellazione dell’IRAP
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