Dopo il coro di proteste partito da parte dei Consigli Nazionali
delle principali professioni tecniche (architetti, ingegneri,
geologi) e di alcuni sindacati (Federarchitetti e Inarsind) arriva
la conferma del
Consiglio Nazionale Ordine Consulenti del
Lavoro:
"l'introduzione del sistema di pagamento con carte
di debito, anche per gli studi professionali, frutterà al sistema
creditizio un utile di oltre due miliardi di euro
all'anno".
Questa la sintesi di uno studio condotto dall'
Osservatorio della
Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro, che ha analizzato i
dati macroeconomici dei movimenti bancari medi in questi ultimi
anni da cui sono emersi dei risultati sconfortanti.
In riferimento, infatti, all'obbligo previsto dall'articolo 15,
comma 4 del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179 convertito dalla
legge 17 dicembre 2012, n. 221, dall'1 gennaio 2014, i
professionisti frutteranno alle banche oltre 2 miliardi di
euro.
Lo studio ha evidenziato come le imprese in Italia si attestano sui
5 milioni di soggetti circa che in un anno spendono mediamente 7
mila euro per servizi professionali con un volume di transazioni
pari a circa 35 miliardi di euro. Applicando il 3% medio di
commissione bancaria sui pagamenti si arriva a oltre 1 milione di
euro in più di incassi per le Banche. I professionisti ordinistici
sono 2.300.000 che dovrebbero dunque installare un Pos con due
costi ulteriori: 150 euro circa per il rilascio del bancomat (pari
a circa 350 milioni) e altrettanti per canone.
L'Osservatorio ha rilevato, inoltre, che per come è strutturata la
norma, i professionisti dovranno accettare solo bancomat,
escludendo quindi le carte di credito, che invece avrebbero potuto
essere più utili per i pagamenti delle fatture visto che non hanno
limiti giornalieri di utilizzo. Comunque, oggi il 90 per cento
delle transazioni tra professionisti e clienti avviene tramite
bonifico ovvero assegno bancario; anche alla luce del limite di
utilizzo del contante esistente in Italia.
"Al momento - conclude la nota del Consiglio Nazionale
Ordine Consulenti del Lavoro -
dei non si conosce se e come
questa norma entrerà in vigore, visto che ad oggi mancano i
previsti decreti attuativi del Ministero dello Sviluppo Economico e
del Ministero dell'Economia e delle Finanze. Ecco dunque mancare
limiti, sanzioni, modalità e procedure. Sicuramente non è questa la
misura idonea a combattere l'evasione; ma servirà esclusivamente a
creare maggiori difficoltà e costi diretti e indiretti per
professionisti, imprese e cittadini, in un momento in cui
semplificare e ridurre i costi è fondamentale. Ma principalmente
creerà un grande business per gli Istituti di Credito".
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