E’ stato presentato ieri il dossier “Il recupero e la
riqualificazione energetica del patrimonio edilizio: una stima
dell’impatto delle misure di incentivazione” predisposto dal
Servizio Studi della Camera dei Deputati - Dipartimento ambiente in
collaborazione con l’istituto di ricerca CRESME.
Il documento fornisce una stima dell’impatto economico delle
detrazioni fiscali per il recupero e la ristrutturazione edilizia,
nonché la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio.
Nel
2013 il valore totale degli investimenti sarà pari a
19 mld di euro (apri ad un punto pel PIL) a fronte di
12
e 13 mld di euro nel
2010-2011 mentre le stime per il
2014 vedono il trend proseguire con
19,5 mld di euro
di investimenti stimati.
Nei due anni successivi (l’incentivo scenderà progressivamente fino
al 36% nel 2016) gli investimenti diminuiscono a
14 mld di euro
nel 2015 ed a
10 mld di euro nel 2016.
Nel 2013, i 19 mld di euro sono suddivisi in
14,5 mld di euro
relativi al Bonus ristrutturazioni ed in
4,5 Mld di euro del
Bonus Energia. Nel 2014 il leggero aumento riguarderà gli
investimenti per ristrutturazioni che si attesteranno a 15,1 òld di
euro mentre gli interventi di riqualificazione energetica
confermeranno il livello del 2013 con 4,5 Mld di euro.
Dal punto di vista occupazionale dal 2012 la crescita degli
occupati nel settore è costante e con
117mila occupati diretti
del 2011 (176mila calcolando anche l’indotto),
144mila del
2012 (216mila contando anche l’indotto). L’incremento maggiore
è nel biennio 2013-2014, in cui gli incentivi sono per l’intero
periodo al valore massimo: occupati diretti in entrambi i casi
sopra quota 190mila, che salgono sopra 280mila unità con l’indotto.
Nel 2015, si scende a 141mila, nel 2016 a 103mila.
Nel dossier viene precisato che le agevolazioni dispiegano
rispettivamente i propri effetti nel mercato dal 1998 e dal 2007 e
la loro applicabilità è stata oggetto di numerose proroghe nel
corso degli anni, nonché di modifiche che hanno inciso sulle
aliquote, sui limiti massimi di spesa, sulle categorie di
interventi agevolabili, come risulta dall’evoluzione normativa che
viene sinteticamente descritta nel
primo capitolo.
Nel
secondo capitolo, si riportano alcune stime concernenti
la segmentazione del mercato delle costruzioni e il peso della
componente del recupero del patrimonio edilizio.
Nel
terzo e nel quarto capitolo sono rispettivamente
riportate le stime dell’impatto degli incentivi fiscali sul mercato
della riqualificazione con riguardo al volume degli investimenti
agevolabili e all’occupazione aggiuntiva negli anni dal 1998 al
2011.
Nel
quinto capitolo si propone una stima del possibile
impatto delle detrazioni fiscali nel 2012 e nel 2013 in
considerazione anche del mutato quadro normativo, che ha consentito
la fruizione di detrazioni e limiti di spese maggiori.
Da ultimo, nel
sesto capitolo si riporta un quadro ipotetico
di scenario di applicazione delle detrazioni fiscali nel triennio
2014-2016 considerando due possibili alternative: l’applicazione
delle disposizioni contenute nel disegno di legge di stabilità,
nella versione contenuta nel testo originariamente approvato dal
Governo, e l’applicazione della legislazione attualmente vigente,
che prevede che dal 2014 si applichi l’aliquota del 36% sia per gli
interventi di recupero e ristrutturazione edilizia, sia per gli
interventi di riqualificazione energetica. Per i due scenari
alternativi è riportata una stima del possibile impatto
economico-finanziario e sono ipotizzati i conseguenti effetti per i
principali soggetti interessati dall’applicazione delle detrazioni
nel sistema Paese.
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