Ristrutturazioni: Dossier Cresme boom di investimenti nel 2013

28/11/2013

E’ stato presentato ieri il dossier “Il recupero e la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio: una stima dell’impatto delle misure di incentivazione” predisposto dal Servizio Studi della Camera dei Deputati - Dipartimento ambiente in collaborazione con l’istituto di ricerca CRESME.
Il documento fornisce una stima dell’impatto economico delle detrazioni fiscali per il recupero e la ristrutturazione edilizia, nonché la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio.

Nel 2013 il valore totale degli investimenti sarà pari a 19 mld di euro (apri ad un punto pel PIL) a fronte di 12 e 13 mld di euro nel 2010-2011 mentre le stime per il 2014 vedono il trend proseguire con 19,5 mld di euro di investimenti stimati.
Nei due anni successivi (l’incentivo scenderà progressivamente fino al 36% nel 2016) gli investimenti diminuiscono a 14 mld di euro nel 2015 ed a 10 mld di euro nel 2016.
Nel 2013, i 19 mld di euro sono suddivisi in 14,5 mld di euro relativi al Bonus ristrutturazioni ed in 4,5 Mld di euro del Bonus Energia. Nel 2014 il leggero aumento riguarderà gli investimenti per ristrutturazioni che si attesteranno a 15,1 òld di euro mentre gli interventi di riqualificazione energetica confermeranno il livello del 2013 con 4,5 Mld di euro.

Dal punto di vista occupazionale dal 2012 la crescita degli occupati nel settore è costante e con 117mila occupati diretti del 2011 (176mila calcolando anche l’indotto), 144mila del 2012 (216mila contando anche l’indotto). L’incremento maggiore è nel biennio 2013-2014, in cui gli incentivi sono per l’intero periodo al valore massimo: occupati diretti in entrambi i casi sopra quota 190mila, che salgono sopra 280mila unità con l’indotto. Nel 2015, si scende a 141mila, nel 2016 a 103mila.

Nel dossier viene precisato che le agevolazioni dispiegano rispettivamente i propri effetti nel mercato dal 1998 e dal 2007 e la loro applicabilità è stata oggetto di numerose proroghe nel corso degli anni, nonché di modifiche che hanno inciso sulle aliquote, sui limiti massimi di spesa, sulle categorie di interventi agevolabili, come risulta dall’evoluzione normativa che viene sinteticamente descritta nel primo capitolo.
Nel secondo capitolo, si riportano alcune stime concernenti la segmentazione del mercato delle costruzioni e il peso della componente del recupero del patrimonio edilizio.
Nel terzo e nel quarto capitolo sono rispettivamente riportate le stime dell’impatto degli incentivi fiscali sul mercato della riqualificazione con riguardo al volume degli investimenti agevolabili e all’occupazione aggiuntiva negli anni dal 1998 al 2011.
Nel quinto capitolo si propone una stima del possibile impatto delle detrazioni fiscali nel 2012 e nel 2013 in considerazione anche del mutato quadro normativo, che ha consentito la fruizione di detrazioni e limiti di spese maggiori.
Da ultimo, nel sesto capitolo si riporta un quadro ipotetico di scenario di applicazione delle detrazioni fiscali nel triennio 2014-2016 considerando due possibili alternative: l’applicazione delle disposizioni contenute nel disegno di legge di stabilità, nella versione contenuta nel testo originariamente approvato dal Governo, e l’applicazione della legislazione attualmente vigente, che prevede che dal 2014 si applichi l’aliquota del 36% sia per gli interventi di recupero e ristrutturazione edilizia, sia per gli interventi di riqualificazione energetica. Per i due scenari alternativi è riportata una stima del possibile impatto economico-finanziario e sono ipotizzati i conseguenti effetti per i principali soggetti interessati dall’applicazione delle detrazioni nel sistema Paese.

A cura di Gabriele Bivona


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