Dopo la lettera inviata lo scorso ottobre al Ministero dello
Sviluppo Economico, al Ministero dell'Economia e delle Finanze e
alla Banca d'Italia, Federarchitetti ha voluto ribadire la propria
netta ed inequivocabile contrarietà all'obbligo del POS
obbligatorio in partenza il prossimo 1 gennaio e a quello di
assicurazione professionale, già in vigore dal 15 agosto 2013.
Federarchitetti ha evidenziato l'unitarietà con cui recentemente
gli organi istituzionali e di rappresentanza delle libere
professioni tecniche hanno manifestato la loro contrarietà al
prossimo inutile balzello a cui andranno incontro i professionisti,
chiedendo che il Governo si decida a fare marcia indietro.
Ricordiamo, infatti, che sono già arrivate le proteste da parte:
- del Consiglio Nazionale degli Ingegneri (Leggi news);
- di Federarchitetti (Leggi news);
- del Consiglio Nazionale dei Geologi (Leggi news);
- del Consiglio Nazionale Ordine Consulenti del Lavoro (Leggi news);
- della Rete delle Professioni Tecniche (RPT), istituzione che
comprende architetti, ingegneri, geologi, periti industriali,
geometri, periti agrari, chimici, tecnologi alimentari, dottori
agronomi e forestali (Leggi news).
I comunicati delle professioni tecniche hanno confermato, dunque,
le proteste da parte di Federarchitetti:
il POS è il tributo di
un Governo oggi prono alle banche come, solo ieri, prono alle
compagnie assicurative con l'introduzione dell'obbligo
indifferenziato dell'assicurazione obbligatoria per centinaia di
migliaia di liberi professionisti ormai senza lavoro.
Federarchitetti ha, infine, ribadito come in un momento storico in
cui l'edilizia è ferma, l'economia bloccata dai vincoli burocratici
e i crediti sono sempre più insoluti, il Governo non è riuscito a
trovare soluzioni utili se non a strizzare i liberi professionisti
con ulteriori ed inutili balzelli. Anche Federarchiettti, dunque,
si è detta pronta a prendere in considerazione, per la prima volta,
la possibilità di una astensione dall'attività professionale
insieme agli altri liberi professionisti per respingere fermamente
i continui attacchi della politica al mondo delle professioni
tecniche.
© Riproduzione riservata