Sembra proprio che il Parlamento voglia fare il
regalo di Natale
alle Banche.
L’emendamento presentato da
Enrico Zanetti deputato di
Scelta civica e Vice Presidente della Commissione Finanze della
Camera con la proposta di rinvio dal 1° gennaio 2014 al 1° gennaio
2015 dell’obbligo per i liberi professionisti di dotarsi di POS è
stato ritenuto inammissibile.
Ricordiamo che
dall’1 gennaio 2014, secondo quanto previsto
dall'art. 15, comma 4 del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179
convertito dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, i professionisti
saranno obbligati ad accettare pagamenti tramite carte di credito e
a dotarsi quindi di POS, con conseguenti spese a loro carico ma, in
verità per l’entrata in vigore dell’obbligo del POS
scatterà, certamente,
un rinvio tecnico dovuto al
fatto che
non sono stati pubblicati ancora i decreti
attuativi (previsti al comma 5 del citato art. 15 del d.l. n.
179/2012 convertito dalla legge n. 221/2012) del Ministero dello
sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'economia e
delle finanze con cui devono essere disciplinati gli
eventuali
importi minimi, le modalità e i termini, anche in relazione ai
soggetti interessati, di attuazione della disposizione e
l’eventuale estensione dell’obbligo a ulteriori strumenti di
pagamento elettronici anche con tecnologie mobili.
Riteniamo, poi, che, con la mancanza di pubblicazione dei decreti
attuativi, l’obbligo sarebbe relativo (quali sarebbero gli importi
minimi?) e, comunque, ma non ci sarebbe
nessuna sanzione in caso
non dovessero ottemperare a tale obbligo.
La protesta sull’obbligatorietà del POS, iniziata con i consigli
nazionali delle principali professioni tecniche (architetti,
ingegneri, geologi) e con alcuni sindacati (Federarchitetti e
Inarsind), è proseguita anche con quella della
Rete delle
Professioni Tecniche (RPT), istituzione nata sulle orme del PAT
(ingegneri, geologi, periti industriali, geometri, periti agrari,
chimici, tecnologi alimentari, dottori agronomi e forestali) a cui
si aggiunge anche la categoria degli architetti.
Interessante, poi, lo studio condotto dall'
Osservatorio della
Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro, che ha analizzato i
dati macroeconomici dei movimenti bancari medi in questi ultimi
anni da cui è emerso che, in riferimento all'obbligo previsto
dall'articolo 15, comma 4 del d.l. n. 179/2012 convertito dalla
legge n. 221/2012, dall'1 gennaio 2014, i professionisti
frutteranno alle banche oltre 2 miliardi di euro.
Allo studio condotto dall'Osservatorio della Fondazione Studi dei
Consulenti del Lavoro aveva fatto seguito quello condotto dalla RPT
che ha messo in evidenza l'inutile onerosità di questa nuova misura
a carico dei professionisti che prevede:
- un costo di installazione del POS mediamente intorno ai 100
euro;
- un canone mensile di circa 30 euro;
- una commissione su ogni transazione che può superare il
3%,
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