Il
Ministero dello Sviluppo economico ha predisposto un
bando per il finanziamento di
programmi d’investimento
finalizzati a
ridurre e razionalizzare l’uso dell'energia
utilizzata nei cicli di lavorazione o di erogazione dei
servizi.
L'iniziativa, che si rivolge alle imprese delle Regioni Convergenza
(
Calabria, Campania, Puglia, Sicilia), è realizzata
nell'ambito del Programma Operativo Interregionale Energie
Rinnovabili e Risparmio Energetico FESR 2007/13.
Le
risorse finanziarie disponibili per la concessione degli
aiuti sono pari a
100 milioni di euro. Il decreto è in corso
di registrazione alla Corte dei Conti.
I programmi d'investimento ammissibili dovranno prevedere il
cambiamento fondamentale del processo di produzione tale da
ottenere una riduzione nominale dei consumi di energia primaria.
Il valore degli investimenti non dovrà essere inferiore ad
euro 30.000,00 (trentamila) e non superiore ad euro 3.000.000,00
(tre milioni).
I lavori dovranno essere ultimati entro 12 mesi dalla data del
provvedimento di concessione.
Con successivo decreto del Direttore generale per l’incentivazione
alle attività imprenditoriali saranno indicati il termine di
apertura e le modalità per la presentazione delle domande di
agevolazione, nonché le condizioni, i punteggi e le soglie minime
per la valutazione delle domande stesse.
Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese che, alla
data di presentazione della domanda di cui all’articolo 8, sono in
possesso dei seguenti requisiti:
- a) essere regolarmente costituite da almeno due anni ed
iscritte nel Registro delle imprese; se si tratta di imprese di
servizi, essere costituite sotto forma di società;
- b) essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non
essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a
procedure concorsuali;
- c) trovarsi in regime di contabilità ordinaria;
- d) non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e,
successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato,
gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla
Commissione europea;
- e) trovarsi in regola con le disposizioni vigenti in materia di
normativa edilizia ed urbanistica, del lavoro, della prevenzione
degli infortuni e della salvaguardia dell'ambiente ed essere in
regola con gli obblighi contributivi;
- f) non essere state destinatarie, nei tre anni precedenti la
domanda, di provvedimenti di revoca totale di agevolazioni concesse
dal Ministero, ad eccezione di quelli derivanti da rinunce;
- g) aver restituito agevolazioni godute per le quali è stato
disposto dal Ministero un ordine di recupero;
- h) non trovarsi in condizioni tali da risultare impresa in
difficoltà così come individuata nel Regolamento GBER.
I programmi d’investimento ammissibili devono prevedere il
cambiamento fondamentale del processo di produzione svolto
all’interno di un’unità produttiva esistente, tale da ottenere una
riduzione nominale dei consumi di energia primaria in misura almeno
pari a quanto indicato nel comma 2 ed avere ad oggetto
una o più
delle seguenti tipologie di interventi:
- a) isolamento termico degli edifici al cui interno sono svolte
le attività economiche (es. rivestimenti, pavimentazioni, infissi,
isolanti, materiali per l’eco-edilizia, coibentazioni compatibili
con i processi produttivi);
- b) razionalizzazione, efficientamento e/o sostituzione dei
sistemi di riscaldamento, condizionamento, alimentazione elettrica
ed illuminazione, anche se impiegati nei cicli di lavorazione
funzionali alla riduzione dei consumi energetici;
- c) installazione di impianti ed attrezzature funzionali al
contenimento dei consumi energetici nei cicli di lavorazione e/o di
erogazione dei servizi;
- d) installazione, per sola finalità di autoconsumo, di impianti
per la produzione e la distribuzione dell’energia termica ed
elettrica all’interno dell’unità produttiva oggetto del programma
d’investimento, ovvero per il recupero del calore di processo da
forni e/o impianti che producono calore, o che prevedano il
riutilizzo di altre forme di energia recuperabile in processi ed
impianti che utilizzano fonti fossili nei limiti stabiliti
nell’allegato n. 1 al decreto stesso.
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