Come previsto ed anticipato in una precedenza notizia, arrivata il
definitivo via libera della Conferenza unificata Stato-Regioni
circa i nuovi criteri per l'incentivazione della produzione di
energia elettrica mediante conversione fotovoltaica della fonte
solare in attuazione dell'articolo 7 del decreto legislativo 29
dicembre 2003, n. 387.
Il riferimento scelto dal nuovo decreto cerca di avvicinarsi al
modello tedesco; Il precedente decreto, nonostante avesse le
caratteristiche per essere uno strumento in grado di promuovere
forti incentivi all'istallazione di nuovi impianti, non ha prodotto
i risultati attesi. Non si è prodotta negli ultimi due anni una
diffusione delle istallazioni ed invece è stata facilitata la
nascita di grandi impianti fotovoltaici a causa di forti incentivi
a loro favore, escludendo di fatto gli utenti domestici e i piccoli
utenti finali, anche per la scarsa attenzione prestata all'esigenza
di snellire le procedure burocratiche.
Con il nuovo conto energia la facilitazione è notevole: con 7 mila
euro è possibile acquistare 7-8 metri quadrati di pannelli
fotovoltaici con cui è possibile ottenere un chilowattora di
potenza. Installando i pannelli in giardino o sul tetto o sul
terrazzo e collegandolo al contatore elettronico, con ogni giorno è
possibile avere un credito virtuale che alla fine di un anno intero
si trasforma in vantaggio materiale: circa 500 euro che consentono
di ammortizzare la spesa affrontata per l’installazione in 15 anni,
ottenendo altre due vantaggi e precisamente quelli di un guadagno
negli ulteriori 10 anni di vita dei pannelli e quello della
soddisfazione di utilizzare energia pulita. A tale proposito
Fabrizio Fabbri, capo della segreteria tecnica del ministero
dell`Ambiente, ha precisato che “Il precedente conto energia era
stato un disastro perchè si erano privilegiati gli impianti di
taglia più alta innescando fenomeni speculativi. Di 500 megawatt
concessi ne sono stati effettivamente realizzati solo 6. Questa
volta abbiamo adottato il modello tedesco: niente tetti massimi per
gli incentivi, chi vorrà diventare un mini produttore di energia
fotovoltaica potrà farlo. E i piccoli verranno premiati più dei
grandi”.
Come affermato, è condivisibile l'impostazione nuova presente nello
schema di decreto, sia per l'attenzione che esso dimostra sulle
procedure da seguire a livello locale utili all'istallazione degli
impianti fotovoltaici sia, e soprattutto per le modalità adottate
per la richiesta degli incentivi. Infatti, può essere richiesto
l'incentivo solo ad installazione completata seguendo le
indicazioni e le disposizioni del decreto, dei regolamenti comunali
anche in materia di certificazione energetica degli edifici così
come ribadito dal d . lgs. 29 dicembre 2006, n .311 sul rendimento
energetico in edilizia. Il confronto e la valutazione tecnica in
sede di Conferenza unificata è stata soddisfacente e sono state
pressoché accolte le richieste delle autonomie territoriali che
riguardavano anche la previsione di ulteriori incentivi e
agevolazioni per :
- i Comuni sotto i 5.000 abitanti;
- gli interventi di bonifica dei tetti in amianto ed in
eternit;
- gli edifici scolastici e le strutture sanitarie.
- Inoltre sono stati accolte le
osservazioni formulate su una previsione più ottimistica di
raggiungimento degli obbiettivi per il 2016 a 3000 Mgw e la
previsione di accordi tra il GSE e l'ANCI e UPI per la diffusione e
il sostegno alle procedure per gli enti pubblici.
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