Dal
3 marzo scorso è scattato l’
obbligo del SISTRI
per i
Comuni e per le imprese di trasporto di rifiuti urbani
pericolosi ed anche per
diverse categorie di piccoli
artigiani al pari degli altri produttori iniziali di rifiuti
speciali pericolosi già obbligati ad utilizzare il sistema
informatico per la tracciabilità dei rifiuti pericolosi. Ci
riferiamo a carrozzieri, elettrauti, parrucchieri, orafi se
utilizzano acidi, tintorie, lavanderie, impiantisti, fabbri e
falegnami che effettuano anche verniciature, odontotecnici,
metalmeccanici , autofficine, tipografie, estetiste e così via.
In verità il
decreto-legge 30 dicembre 2013, n. 150
(cosiddetto mille proroghe) convertito dalla
legge 27 febbraio
2014, n. 15 è stato posticipato il termine per l’entrata in
vigore delle sanzioni legate al SISTRI che, pertanto, non si
applicano sino al 31 dicembre 2014.
In atto, dunque, sono tenuti ad aderire al SISTRI i seguenti
soggetti:
- gli enti e le imprese produttori iniziali di rifiuti speciali
pericolosi;
- gli enti o le imprese che raccolgono o trasportano rifiuti
speciali pericolosi a titolo professionale, compresi i vettori
esteri che operano sul territorio nazionale;
- in caso di trasporto intermodale, i soggetti ai quali sono
affidati i rifiuti speciali pericolosi in attesa della presa in
carico degli stessi da parte dell’impresa navale o ferroviaria o
dell’impresa che effettua il successivo trasporto;
- gli enti o le imprese che effettuano operazioni di trattamento,
recupero, smaltimento, commercio e intermediazione di rifiuti
urbani e speciali pericolosi;
- i nuovi produttori, che trattano o producono rifiuti
pericolosi;
- i Comuni e le imprese di trasporto dei rifiuti urbani del
territorio della Regione Campania.
Con l’occasione evidenziamo che il 28 febbraio scorso è stato reso
noto dal Ministro dell’Ambiente uno schema di decreto che:
- escluderebbe dall'obbligo di iscrizione al Sistri gli enti e
le imprese produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi fino
a 10 dipendenti;
- rinvierebbe al 30 giugno il versamento del contributo Sistri
2014 che era fissato al 30 aprile.
In riferimento al citato schema di decreto, il nuovo Ministro
dell’Ambiente
Gian Luca Galletti ha dichiarato che "
Le
istanze avanzate dai “piccoli produttori” sono tenute nella massima
considerazione. E' infatti in via di perfezionamento un decreto che
assoggetta al Sistri solo imprese ed enti produttori iniziali di
rifiuti con più di 10 dipendenti nei settori dell'industria,
artigianato, commercio e servizi". aggiungendo che "il decreto
inoltre contiene altre semplificazioni finalizzate a venire
incontro alle esigenze dei produttori al fine di assicurare un
'decollo' della fase 2 sistema che sia meno problematica
possibile". Un approfondimento sul Sistri, rileva Galletti, "è fra
le priorità in agenda per i prossimi giorni. Ritengo valide le due
finalità del sistema: la tracciabilità dei rifiuti come contributo
essenziale per la lotta alle ecomafie e la semplificazione
amministrativa attraverso l'utilizzo delle nuove tecnologie.
L'obiettivo del Governo - conclude - è quello di rendere questo
strumento, dalla storia travagliata, una ulteriore opportunità per
la competitività del paese ed un presidio per la tutela della
legalità".
In allegato lo schema del nuovo decreto in cui al comma 1
dell’’articolo 1 sono indicati dettagliatamente gli enti e le
imprese produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi
obbligati ad aderire al SISTRI.
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