Il Consiglio dei Ministri si è riunito ieri alle ore 16.20 a
Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente del Consiglio,
Matteo Renzi ed in apertura, il Consiglio dei Ministri ha approvato
la relazione del Presidente, Matteo Renzi, sui provvedimenti che si
attueranno in materia di riforme costituzionali e sugli interventi
di politica economica inclusa la riduzione del carico fiscale.
Rilancio occupazione e semplificazione adempimenti - E’
stato approvato un
decreto legge che contiene, tra le altre
cose, interventi di semplificazione sul contratto a termine e sul
contratto di apprendistato per renderli più coerenti con le
esigenze attuali del contesto occupazionale e produttivo.
Un intervento di semplificazione riguarda la
smaterializzazione
del DURC, superando l’attuale sistema che impone ripetuti
adempimenti burocratici alle imprese. Per dare un’idea della
rilevanza del provvedimento, si ricorda che nel 2013 i DURC
presentati sono stati circa 5 milioni.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato, anche, un
disegno di
legge delega al Governo in materia di riforma degli
ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche
attive, di semplificazione delle procedure e degli adempimenti in
materia di lavoro, di riordino delle forme contrattuali e di
miglioramento della conciliazione tra tempi di lavoro e tempi di
vita.
Emergenza abitativa - Il Consiglio dei Ministri ha approvato
un decreto legge per far fronte al disagio abitativo che interessa
sempre più famiglie impoverite dalla crisi economica.
Il Piano Casa prevede interventi per 1 miliardo e 741 milioni di
euro con tre obiettivi:
- il sostegno all’affitto a canone concordato;
- l’ampliamento dell’offerta di alloggi popolari;
- lo sviluppo dell’edilizia residenziale sociale.
Il primo obiettivo del decreto legge è fornire immediato sostegno
economico alle categorie sociali meno abbienti che ad oggi non
riescono più a pagare l’affitto. E proprio in risposta a tale
emergenza è stato deciso di incrementare rispettivamente con
100
milioni il
Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle
abitazioni in locazione e
226 milioni il
Fondo
destinato agli inquilini morosi incolpevoli.
Per favorire l’immissione sul mercato degli alloggi sfitti
si
riduce dal 15 al 10%, per il quadriennio 2014-2017, l’aliquota
della cedolare secca di cui si potrà usufruire anche in caso di
abitazioni date in locazione a cooperative o a enti senza scopo di
lucro, purché sublocate a studenti con rinuncia all'aggiornamento
del canone di locazione o assegnazione.
Si prevede un
Piano di recupero di immobili e alloggi di
Edilizia residenziale pubblica (ex IACP) che beneficerà dello
stanziamento di
400 milioni di euro con il quale finanziare
la
ristrutturazione con adeguamento energetico, impiantistico e
antisismico di 12.000 alloggi. Inoltre viene previsto un
ulteriore finanziamento di
67,9 milioni di euro per
recuperare ulteriori 2.300 alloggi destinati alle categorie
sociali disagiate.
La spesa per l'acquisto di mobili a seguito di
ristrutturazione, su cui sono previste detrazioni Irpef
potrà
essere superiore a quella per la ristrutturazione stessa. Il
tetto massimo per la spesa complessiva resta a 10mila euro.
In allegatolo schema del decreto-legge
Tutela del territorio e scuole - Il Presidente del Consiglio
ha informato il Consiglio dei Ministri di voler istituire presso la
Presidenza del Consiglio due strutture di missione: per il dissesto
idrogeologico e per l’edilizia scolastica.
Debiti P.A. - Il Consiglio dei Ministri ha avviato l’esame
di un disegno di legge contenente norme per agevolare ulteriormente
il rispetto della normativa europea sui temi di pagamento da parte
della Pubblica amministrazione.
Il disegno di legge persegue tre scopi:
- adeguare i tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni a
quelli previsti dalla relativa direttiva europea;
- favorire la cessione del credito al sistema bancario;
- accelerare il pagamento dei debiti arretrati (già avviato nel
2013 con il pagamento di più di 22 miliardi ai creditori).
Il Presidente del Consiglio ha informato il Consiglio dei Ministri
riguardo la bozza di disegno di legge costituzionale “Disposizioni
per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del
numero dei parlamentari, la soppressione del Cnel e la revisione
del Titolo V della parte seconda della Costituzione”. La proposta
di disegno di legge verrà trasmessa a livelli istituzionali, leader
politici e parti sociali come contributo per il confronto in
merito. Il disegno di legge costituzionale prevede la riforma
costituzionale del Senato in una Assemblea delle Autonomie,
composta da presidenti delle Regioni e delle province autonome di
Trento e Bolzano, nonché, per ciascuna Regione, da due membri
eletti, con voto limitato, dai Consigli regionali tra i propri
componenti, e da tre Sindaci eletti da una assemblea dei Sindaci
della Regione. Il disegno prevede l’abolizione costituzionale delle
Province, interviene sulla legislazione concorrente tra Stato e
Regioni.
Il testo del disegno di legge costituzionale è allegato alla
presente notizia.
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