Nel settore delle costruzioni - complice, da un lato, la profonda
crisi che sta investendo ormai da anni il settore dell'edilizia e,
dall'altro, lo stato di degrado delle città e dei territori -
cambiano gli approcci non solo nelle politiche urbane ma anche nel
sistema di alleanze. La conferma viene dalla firma di un protocollo
d'intesa sulla rigenerazione urbana sostenibile che vede
protagonisti gli architetti - con l'Ordine di Roma e il Consiglio
nazionale - e le organizzazioni sindacali Feneal Uil, Filca Cisl,
Fillea Cgil.
Secondo gli ultimi dati diffusi dal Cresme, in Italia si costruisce
sempre meno ma si recupera sempre di più l'esistente: nel 2013 si
sono investiti solo 51 miliardi di euro in nuove costruzioni e ben
115 per il recupero, tra manutenzione ordinaria e straordinaria. Ed
ancora: gli investimenti in nuova edilizia residenziale sono
crollati del 58,7%; il peso dell'attività di manutenzione e
recupero del patrimonio esistente - sul totale del valore della
produzione - è cresciuto di oltre 11 punti percentuali.
E' dunque questo lo scenario che porterà alla firma, mercoledì 26
marzo a Roma, alla Casa dell'Architettura, Piazza Manfredo Fanti
47, del Protocollo d'intesa per la promozione di attività per la
riqualificazione, rigenerazione e l'efficienza energetica delle
trasformazioni urbane ed edilizie.
La firma avverrà nel corso del convegno di studi "Professioni e
lavori green per superare la crisi e costruire una edilizia
sostenibile" al quale interverranno, a partire dalle ore 9.00, i
segretari nazionali e generali delle tre associazioni sindacali, i
presidenti dell'Ordine di Roma e del Consiglio Nazionale degli
Architetti.
Prevista alle ore 12, una Tavola rotonda con rappresentanti delle
istituzioni, delle forze politiche e sociali.
A cura: Ufficio Stampa CNAPPC
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