Continua la discussione in sede governativa del Testo unico sugli
appalti, che dovrà recepire nell’ordinamento italiano le direttive
europee 2004/17 e 2004/18. Il testo elaborato dalla commissione
preseduta da Pasquale De Lise dovrebbe essere approvato dal Governo
entro il 31 gennaio 2006, poiché già dal 1 febbraio 2006 le
direttive entreranno in vigore.
Nell’attesa dell’entrata in vigore della legge nazionale i soggetti
impegnati a vario titolo negli appalti pubblici dovranno applicare
direttamente la nuova normativa europea in materia di affidamenti
di lavori, servizi e forniture. Infatti dal 1° febbraio 2006 le
direttive entreranno automaticamente in vigore, senza però gli
istituti più innovativi, il cui recepimento è facoltativo per gli
Stati membri. Diviene perciò fondamentale distinguere attraverso un
attenta interpretazione giurisprudenziale delle fonti di diritto
europee le disposizioni delle direttive europee immediatamente
applicabili. Di fatto le materie contenenti una disciplina molto
dettagliata sono ritenute di immediata applicazione perché
escludono la discrezionalità degli Stati membri in fase di
attuazione, mentre per alcuni istituti il recepimento è
facoltativo; ad esempio non saranno applicati subito: a) il dialogo
competitivo;
b) gli accordi quadro;
c) i sistemi dinamici di acquisizione;
d) le aste elettroniche.
Saranno invece applicabili le nuove disposizioni:
a)la procedura negoziata con pubblicazione di un bando di gara si
svolga in fasi successive per ridurre il numero di offerte da
negoziare ;
b)le modalità di redazione e pubblicazione di bandi e avvisi di
gara ;
c)gli avvisi di preinformazione ;
d)la prova della pubblicità effettuata;
e)i termini di ricezione delle domande di partecipazione e di
ricezione delle offerte.
È integralmente applicabile la nuova disciplina delle concessioni
di lavori pubblici e quella sui concorsi di progettazione.
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