Come riportato nell’esito della seduta del CIPE dello scorso 17
novembre, è stato approvato e finanziato il secondo programma
stralcio del Piano straordinario per la messa in sicurezza degli
edifici scolastici, comprendente 876 interventi per un investimento
di circa 296 milioni di euro.
La decisione è stata presa dopo i ripetuti appelli venuti da
Cittadinanzattiva e Legambiente, che hanno evidenziato delle
situazioni allarmanti per quanto concerne la sicurezza delle
strutture scolastiche italiane, e quelli della Protezione Civile,
che ha evidenziato la necessità di istituire un piano pluriennale
per far fronte alla gravità della situazione.
La decisione del CIPE è stata confermata dalla delibera n. 1/2007/G
della Corte dei Conti, nell’ambito della programmazione delle
attività di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello
Stato per l’anno 2007 e che riportiamo di seguito:
“La legge n. 289/2002 ha previsto un piano straordinario di messa
in sicurezza degli edifici scolastici, con particolare riguardo a
quelli che insistono sul territorio delle zone soggette a rischio
sismico.
Il CIPE con la delibera 20 dicembre 2004, n. 102 (pubblicata nella
Gazzetta Ufficiale n. 186/2005), ha approvato il primo programma
stralcio di messa in sicurezza di 738 edifici scolastici con un
costo complessivo di 193.883.695,00 euro.
La Conferenza Unificata, nella seduta dell’ottobre 2005, ha
raggiunto l’intesa istituzionale prevista dalla delibera 102 del
2004 per definire le procedure di attuazione della delibera
medesima.
Il CIPE nella seduta del 17 novembre 2006 ha approvato e finanziato
il secondo stralcio del Piano straordinario per la messa in
sicurezza degli edifici scolastici, comprendente 876 interventi per
un investimento di circa 296 milioni.
Obiettivi della indagine:
- verificare lo stato di avanzamento del primo programma di
interventi approvato nonché l’iter di concertazione con le regioni
afferenti al secondo piano;
- individuare modalità e qualità delle istruttorie compiute
riguardo ai singoli interventi approvati: in particolare il
coinvolgimento di strutture tecniche deputate a verificare la
congruità e conformità dei progetti presentati alla vigente
normativa;
- individuare le modalità di rendicontazione prescritte per
assicurare il rispetto delle finalità perseguite e la funzionalità
delle opere realizzate;
- verificare le modalità giuridiche e di erogazione dei
finanziamenti e loro impatto sul bilancio dello Stato;
- individuare eventuali criticità del programma e valutare la
congruità delle risposte fornite dai soggetti attuatori.
Evidenziamo, inoltre, l’incentivo previsto dal nuovo decreto sul
conto energia che prevede un aumento del 5% delle tariffe
incentivanti per gli impianti fotovoltaici istallati in scuole,
ospedali e piccoli comuni.
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