L'Istat ha comunicato il dato definitivo sull'incremento
dell'indice dei prezzi al consumo nel mese di Marzo 2014;
l'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed
impiegati si è, dunque, attestato per il mese di marzo 2014
con la nuova base 2010 sul valore di 107,20 senza nessuna
variazione rispetto a quello del mese precedente.
La variazione mensile è stata nulla e quella annua del + 0,3
%. Ai fini della determinazione del trattamento di fine
rapporto (TFR) maturato nel periodo tra il 15 Marzo 2014 ed il
14 Aprile 2014, occorre rivalutare la quota accantonata al 31
Dicembre 2013 dello 0,867958 %.
Ricordiamo che a partire dai dati di gennaio 2011, la base di
riferimento dell'indice nazionale dei prezzi al consumo per
l'intera collettività (NIC) e dell'indice nazionale dei prezzi al
consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) è il 2010 (la
precedente era il 1995).
Il coefficiente di raccordo dalla base 1995 alla base 2010
dell'indice generale dei prezzi al consumo per le Famiglie di
Operai e Impiegati (senza tabacchi) è pari a 1,373.
Per quanto concerne le locazioni l'indice annuale, ridotto
al 75%, si è attestato allo 0,225 % e l'indice biennale
al 1,425 %.
L'Istat spiega che, nel mese di marzo 2014, per quanto
concerne l'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività,
gli incrementi congiunturali più significativi si sono
verificati nei capitoli Servizi ricettivi e di ristorazione (+ 0,5
%), Trasporti (+ 0,3 %), Abitazione, acqua, elettricità e
combustibili (+ 0,3 %) e Servizi sanitarie spese per la salute (+
0,1 % per entrambi).
Variazioni nulle si sono registrate nei tre capitoli
Abbigliamento e calzature, Mobili, articoli e servizi per la casa e
Ricreazione, spettacoli e cultura.
Variazioni congiunturali negative si sono verificate nei
capitoli Comunicazioni (- 0,7 %), Trasporti (- 0,4 %) e Prodotti
alimentari e bevande analcoliche e Bevande alcoliche e tabacchi (-
0,3 % per entrambi) e Istruzione (- 0,1 %)
Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrate
nei capitoli Istruzione (+ 1,3 %), Mobili, articoli e servizi per
la casa (+ 1,0 %), Servizi ricettivi e di ristorazione (+ 0,8 %),
Abitazione, acqua, elettricità e combustibili e Ricreazione,
spettacoli e cultura (+ 0,7 % per entrambi).
Quelli più contenuti si sono registrati nei capitoli Servizi
sanitari e spese per la salute (+ 0,3 %) e Prodotti alimentari e
bevande analcoliche, Bevande alcoliche e tabacchi, Abbigliamento e
calzature (+ 0,6 % per tutti e tre).
Incrementi tendenziali nulli si sono registrati nel capitolo
Trasporti.
Gli incrementi tendenziali negativi si sono registrati nel
capitolo Comunicazioni (- 7,0 %) e Altri beni e servizi (- 0,1
%).
Nell'ambito delle 20 città capoluogo di regione, gli aumenti
tendenziali più elevati dell'indice NIC si sono verificati nelle
città di Bolzano (+ 1,1 %), Cagliari (+ 0,8 %), Palermo e Genova (+
0,6 % per entrambe), Potenza, Firenze e Bologna (+ 0,5 % per tutte
e tre), Bari e Trento (+ 0,4 % per entrambe), Napoli, L'Aquila e
Milano (+ 0,3 % per tutte e tre), Catanzaro, Ancona, Trieste ed
Aosta (+ 0,2 % per tutte e quattro), Perugia e Torino (+ 0,1 % per
tutte e due), Roma (+ 0,0 %), Venezia (- 0,2 %).
I prossimi indici saranno pubblicati il 13 maggio 2014.
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