Il
Consiglio nazionale del Notariato ha, recentemente,
approvato lo studio “
Società tra professionisti - Questioni
applicative ad un anno dall’entrata in vigore”.
Infatti il
21 aprile 2013 è entrato in vigore il Regolamento
in materia di Società tra Professionisti (STP) pubblicato nel
Decreto Ministero della Giustizia 8 febbraio 2013, n. 34, in
riferimento all'articolo 10 della legge 12 novembre 2011, n. 183
(Legge di Stabilità) modificato ed integrato, successivamente,
dall'articolo 9-bis del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1
(cosiddetto delle liberalizzazioni) convertito dalla legge 24 marzo
2012, n. 27.
Nonostante l'attesa e il clamore suscitato dalla possibilità di una
nuova forma di aggregazione tra professionisti alternativa a quelle
già esistenti e lo sforzo dei vari Consigli Nazionali di
comprendere e recepire le norme imposte dal nuovo regolamento, a
distanza di 12 mesi le società tra professionisti iscritte nella
sezione speciale del registro delle imprese sono meno di 100.
Il recente studio del Notariato esamina le questioni
applicative sorte in seguito all’emanazione del citato
Regolamento di attuazione delle norme in tema di società tra
professionisti ed, in particolare, vengono approfonditi i seguenti
temi:
- Il tipo sociale, i modelli societari consentiti e la scelta del
tipo sociale;
- la denominazione sociale;
- le clausole statutarie obbligatorie e la determinazione
dell’oggetto sociale;
- l’individuazione dell’ambito applicativo della STP
(distinguendosi, quindi, tra professioni protette e professioni
“libere”);
- isoci professionisti, i conferimenti e le categorie di soci
professionisti;
- la partecipazione dei soci per prestazioni tecniche e per fini
d’investimento;
- la S.r.l. tra professionisti uni personale;
- l’incompatibilità;
- la pubblicità, l'iscrizione nel registro delle imprese e
l’iscrizione all'albo professionale;
- la trasformazione in STP e il rapporto con le associazioni
professionali.
Nella premessa al nuovo studio del Notariato viene precisato che
“
Poiché le STP sono enti aventi ad oggetto l’esercizio di
attività che impongono il rispetto di particolari cautele, quali
quelle professionali, la disciplina speciale ad esse relativa,
attualmente contenuta nell’art. 10 della legge 12 novembre 2011, n.
183, pone numerose questioni applicative che rilevano tanto in sede
di costituzione delle STP, quanto in sede di trasformazione di
altro ente in STP.
Tra tali questioni, assumono un particolare rilievo applicativo: la
scelta del modello societario, la formulazione dell’oggetto
sociale, i requisiti professionali dei soci, l’incompatibilità, la
denominazione, i conferimenti, la possibilità di trasformare
un’associazione professionale in STP.
L’esame di tali profili impone delle scelte in ordine ai dubbi
interpretativi che sono sorti fin dall’entrata in vigore di tale
disciplina per effetto delle lacune normative che la
caratterizzano.”
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