Secondo l’ultimo aggiornamento dell’Osservatorio OICE (Associazione
di categoria, aderente a Confindustria, che rappresenta le
organizzazioni italiane di ingegneria, architettura e consulenza
tecnico-economica) nel mese di Gennaio 2007 sono state indette in
Italia per i servizi di ingegneria ed architettura 559 gare per un
importo complessivo di 56.226.922 euro.
Il dato evidenzia una diminuzione del 17,6% nel numero e del 72,9%
nel valore rispetto al mese di gennaio 2006, ma depurando i dati
del primo mese del 2006 dal “maxibando” di oltre 150 milioni per le
attività di gestione del condono edilizio nel comune di Roma,
vediamo che la riduzione percentuale nel numero di bandi rimane
sempre la stessa ma il valore percentuale nell’importo complessivo
dimostra una stazionarietà sostanziale (+0,8% in termini monetari e
-1,6% in termini reali), che dimostra comunque quanto il quadro
legislativo contemporaneo e le amministrazioni non aiutino la
ripresa del Paese, ma confondano le idee con cambiamenti repentini
e spesso preoccupanti.
Come ha dichiarato il presidente dell'OICE Nicola Greco commentando
i dati al 31 gennaio: "La domanda di prestazioni
tecnico-professionali connessa agli investimenti in opere pubbliche
si sta posizionando su livelli piuttosto bassi per l'effetto
combinato dell'evoluzione del quadro legislativo, che frena gli
investimenti, e della tendenza delle amministrazioni a eseguire la
progettazione direttamente o con società partecipate. Comunque, in
attesa del completamento delle modifiche al Codice appalti e della
messa a punto del nuovo Regolamento, che auspichiamo avvengano al
più presto, va apprezzato l'accoglimento della nostra richiesta di
un ulteriore rinvio, disposto dal primo decreto correttivo del
Codice, delle norme che consentirebbero l'appalto integrato in
qualsiasi circostanza e anche sul progetto preliminare, norme che a
nostro avviso sono un errore e vanno corrette. Per quanto riguarda
la progettazione all'interno delle amministrazioni pubbliche - ha
concluso - crediamo che un suo contenimento si collocherebbe
nell'ottica dello snellimento amministrativo e della maggior
efficienza della macchina pubblica, ottica a cui non dovrebbe
essere insensibile un Governo riformatore come l'attuale."
Unica nota positiva rilevata dall'osservatorio è il recupero dei
bandi sopra soglia, passati dai 40 di gennaio 2006 ai 50 di gennaio
2007, con un miglioramento della posizione italiana nel confronto
europeo, dove il totale dei bandi indetti dall'insieme dei paesi
dell'Unione nei dodici mesi considerati è cresciuto del 6,7%, a
fronte del +25% per l'Italia. Ciò migliora anche l'incidenza del
numero dei bandi italiani sul totale europeo, attestatasi in
gennaio al 4,7% rispetto al 3,3 nell'intero 2006 e al 4,1 nel 2005.
Incidenza che tuttavia rimane bassa rispetto ai numeri di Francia
(38,2%), Spagna (13,3%) e Inghilterra e Germania (entrambe
7,5%).
Anche la domanda indiretta che si esprime attraverso le gare per
progettazione e costruzione risulta in flessione: nel mese di
gennaio sono state bandite 95 gare per un importo di 878,5 milioni
di euro, che rispetto allo stesso mese dell'anno scorso registrano
un incremento del 2,2% in numero, ma una flessione del 67,5% in
valore. In particolare in gennaio sono state pubblicate:
- 12 gare di project financing (ex artt. 37 bis e quater L.
109/94) per un importo di 199,6 milioni;
- 13 gare per concessioni di costruzione e gestione ex art. 19 L.
109/94 per un importo di 72,5 milioni;
- 59 gare per appalti integrati, per un valore di 288,6
milioni;
- 11 gare di appalto concorso per un valore accertato di 317,8
milioni.
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