È stato firmato l'1 luglio 2013, dopo 18 mesi di intenso confronto,
da Ance, Associazioni cooperative e Sindacati nazionali edili il
rinnovo del contratto nazionale.
Il nuovo accordo prevede in particolare:
- una razionalizzazione e quindi una maggiore efficienza del
vasto sistema degli enti bilaterali, puntando su una decisa
riduzione dei costi;
- una ristrutturazione dell'istituto dell'anzianità della
professionalità edile, che assumerà carattere nazionale;
- una decisa calmierazione dei costi contrattuali, considerato il
difficilissimo contesto economico, che si declina in un complessivo
aumento di 40 euro più 8 euro in previdenza complementare;
- un incremento della flessibilità dell'utilizzo dei rapporti di
lavoro, portando al 40% i contratti a tempo determinato.
"Dopo una lunghissima e difficile trattativa che ci ha
impegnato per molti mesi abbiamo raggiunto un importante accordo
che è frutto dello sforzo comune di garantire un futuro migliore al
settore dell'edilizia", commentano il Presidente Ance,
Paolo Buzzetti e dell'Aci Produzione e Lavoro,
Carlo
Zini.
"In un momento di grave e perdurante crisi per il
settore l'intesa è certamente la prova del grande senso di
responsabilità delle imprese e della volontà di tutto il sistema di
puntare alla crescita. Principi importanti che da tempo
condividiamo con tutte le sigle datoriali e sindacali aderenti agli
Stati Generali delle costruzioni".
Grande soddisfazione è stata espressa, inoltre, dal Vice Presidente
Ance,
Gabriele Buia, e dal Delegato alle Relazioni
industriali cooperative,
Renato Verri, anche in
considerazione degli importanti passi in avanti fatti in tema di
trasferta, prepensionamenti, contrattazione di secondo livello e
codice etico per gli organismi paritetici:
"Si tratta di temi
che caratterizzano un contratto di responsabilità che mette al
centro del mercato del lavoro la qualità e la
trasparenza".
Fonte: ANCE
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