La Commissione incaricata di monitore le
Norme tecniche per le
costruzioni ha individuato gli aspetti critici da affrontare in
sede di riscrittura del testo.
L’ultimo atto vedeva l’emanazione del decreto milleproroghe, che ha
di fatto spostato la prevista entrata in vigore delle Norme (DM 14
settembre 2005) prevista per il 23 aprile 2007. I lavori sono
quindi ripresi per revisionare il Testo attraverso la Commissione
istituita dal D.M. stesso.
All’inizio di febbraio alcuni dei componenti della Commissione,
giudicando improponibile l’applicazione delle Norme tecniche a
partire dal 23 aprile 2007, avevano chiesto un intervento
legislativo urgente in materia. Il risultato è stato quello di
riscrivere le Norme, col proposito di eliminare le cause di
criticità emerse e allineare le Ntc agli Eurocodici per la
progettazione strutturale.
La riscrittura s’è resa necessaria dopo che alcuni componenti della
Commissione di monitoraggio hanno comunicato al Presidente del
Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, Marcello Mauro, alcune
esigenze metodologiche prioritarie relative alla revisione in
corso. “Questioni di carattere generale e essenziali al
raggiungimento di un proficuo completamento della norma stessa e
una corretta applicabilità”.
Sono stati messi in evidenza la necessità di individuare tra le
“pre-vigenti” norme tecniche quali da abrogare all’entrata in
vigore delle Ntc. Non tutte infatti risulterebbero abrogabili
secondo il principio “cronologico”, di “rango” o ancora per
“contenuto”.
Sarebbe quindi necessario – secondo la Commissione – precisare
meglio le “condizioni di raccordo” con le norme che rimarranno “in
vita”.
Sottolineato anche il problema di come trattare in un solo
capitolo, senza distribuirli nel testo, tutti gli aspetti
amministrativi legati alle procedure di controllo, ai riflessi su e
da altre norme procedurali.
La Commissione fa notare inoltre come il D.M. 14 settembre 2005 non
è uno strumento “autosufficiente”, che per via delle poche regole
pratiche non sarebbe un codice operativo. Si ribadisce quindi la
necessità di pubblicare insieme sia le “nuove” NTC sia le
prescrizioni tecniche che potranno funzionare da raccordo tra le
Ntc e gli Eurocodici.
Altri aspetti suo quali la Commissione vuole studiare sono quello
delle costruzioni esistenti già realizzate coi vecchi codici
considerate come “costruzione esistente”; quello della sicurezza
dei carichi cosiddetti “verticali”; degli edifici degradati; il
trattamento del vasto patrimonio culturale sottoposto a
conservazione e restauro; l’impatto che le Ntc avranno tra gli
strumenti urbanistici ed economici gestiti dagli EE.LL.
Per il 7 marzo prossimo è annunciata una riunione tecnica
interregionale che avrà per tema “L'aggiornamento della proposta di
Ntc e la formulazione del capitolo relativo alle costruzioni
esistenti”.
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