Con la Finanziaria 2007 è stata disposta la valorizzazione di tutti
quei beni ex militari (caserme e immobili) dimessi, che hanno una
posizione non strategica e a cui lo Stato, questa volta, non vuole
rinunciare.
Questi beni, saranno, infatti, prioritariamente dati in affitto
(potranno essere successivamente venduti), anche per periodi molto
lunghi (fino a 50 anni), ai Comuni che, attraverso la
valorizzazione gestita dal Demanio, provvederanno a utilizzarli per
le loro esigenze relative ai servizi comunali e intercomunali e usi
socio-assistenziali e culturali.
Questo elenco di immobili, di cui fanno parte caserme, poligoni di
tiro, aeroporti militari, magazzini militari, depositi di
carburante, basi logistiche, fortini, fari militari, palazzine con
uffici militari, stabilimenti di esplosivi, pari a circa 200 beni,
rappresenta solo la prima di quattro trance, del valore di un
miliardo ciascuna, che dovrà essere trasferita all’Agenzia del
Demanio entro giugno 2007 in modo da poter verificare l’esistenza
di vincoli per la tutela del valore storico-architettonico dei
beni.
La fine definitiva di questo trasferimento è, invece, prevista per
luglio 2008, quando l’ultimo decreto individuerà gli ultimi beni da
trasferire all’Agenzia del Demanio.
Questi beni si trovano prevalentemente ubicati nelle zone centrali
di città capoluogo, come Torino, Firenze, Bologna ecc. ma, anche,
in centri minori, come Gaeta, Albenga, Fano, Casale Monferrato; da
sottolineare, poi, è che, a far parte di questa lista di 201
immobili, figurano il Faro di San Domino alle isole Tremiti e il
Faro di Punta Imperatore a Forio, in provincia di Napoli, ubicati
in zone decisamente suggestive.
Di queste disposizioni, quindi, sono molto soddisfatti i Comuni che
hanno richiesto subito l’avvio del tavolo di raccordo tra l’Agenzia
del Demanio e l’Anci (Associazione dei Comuni) che, attraverso il
suo responsabile Claudio Minelli, vuole giungere il prima possibile
alla definizione delle linee guida per i piani di riconversione e
riqualificazione degli immobili, passo propedeutico per
l’accelerazione dei passi successivi che vedono i Comuni dover
stabilire le nuove destinazioni d’uso.
L’Agenzia del Demanio, diretta da Elisabetta Spitz, in questa
situazione, invece, ricopre un ruolo chiave, dovendo attivare, in
collaborazione con i Comuni, i progetti di valorizzazione di questi
immobili, aumentandone così, in base anche alla riqualificazione
dei centri urbani dove sono ubicati, il valore di ognuno.
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