Il primo responsabile della sicurezza di qualsiasi cantiere è il
committente. Potrebbe sembrare una di quelle ovvietà così ovvie
da mettersi a ridere, ma chi si occupa di sicurezza o direzione dei
lavori in fase di esecuzione, sa bene di cosa sto parlando e quanto
questa affermazione sia fondamentale e contenga interessanti
spunti.
Qualche giorno fa ho ricevuto un comunicato stampa da parte
dell'
Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bologna
titolato
Sicurezza nei cantieri: il cittadino è il primo
responsabile. Lì per lì ho quanto fosse ovvio. Ho letto con
interesse l'appello lanciato da
Felice Monaco, Presidente
dell'Ordine, che ha affermato
"Basta normare le emergenze.
Occorre mettere in atto un piano programmatico di interventi atto a
tutelare la sicurezza del nostro Paese".
Il comunicato si riferiva ad una iniziativa rivolta a tutta la
cittadinanza per far presente che chiunque decida di ristrutturare
o costruire un'opera edile assume il ruolo di committente e diventa
il primo responsabile della catena della sicurezza. Come ha
spiegato lo stesso Monaco:
"Siamo qui per mettere a
disposizione della collettività il nostro bagaglio di conoscenze ed
esperienze tecniche. Informare infatti i cittadini sul loro ruolo e
la loro responsabilità nonché sugli obblighi normativi in materia
diventa per noi una priorità".
Ha tal scopo è stata pubblicata la
"Guida alla sicurezza dei
cantieri", vero e proprio vademecum rivolto a tutti
(amministratori di condominio, proprietari edili, professionisti,
organi di vigilanza, etc...) con dei consigli sulla sicurezza che
possano condurre i committenti alla buona gestione e quindi alla
buona riuscita dell'opera (indipendentemente dalla sua
complessità).
Ho, perciò, richiesto subito la guida (che allego), curata da
Andrea Zaratani, coordinatore dell'Area tematica cantieri
del Gruppo Sicurezza dell'Ordine degli Ingegneri della provincia di
Bologna, che parte dal presupposto che chiunque abbia la necessità
di costruire una nuova opera edile o di intervenire su una
esistente con lavori di ampliamento, riparazione, manutenzione
(anche di piccola entità) ed installazione impianti, deve essere
considerato un
COMMITTENTE.
Considerato che nel processo di realizzazione di qualsiasi opera il
committente è il primo anello della catena, in quanto ha potere
decisionale e di spesa, la buona riuscita dell'opera deriva
principalmente dalla scelta dei professionisti coinvolti
(progettisti, direttore dei lavori, responsabile dei lavori,
coordinatore in fase di progettazione e coordinatore in fase di
esecuzione, imprese).
Per quanto attiene agli obblighi legati alla sicurezza, le
responsabilità e le sanzione applicabili al Committente non sono
poche. C'è, però, la possibilità di poter nominare un "Responsabile
dei Lavori". Ma al Committente resta comunque sempre il dovere non
delegabile di controllo sull'operato del Responsabile dei Lavori e,
per tale motivo, il vademecum consiglia di rivolgersi a
professionisti esperti di sicurezza.
Considerato l'argomento, quante volte un professionista esperto si
è visto "tagliare" il proprio "preventivo" pur di non perdere il
lavoro?L'eliminazione dei minimi tariffari (nonostante non siano
stati mai inderogabili nel privato) ha, infatti, ingenerato un
mercato saturo di pseudo-professionisti il cui obiettivo principale
è quello di lavorare su preventivi ridotti all'osso con prestazioni
professionali di basso livello. Questo non solo ha generato una
bassa cultura della sicurezza, ma è stato la causa principale della
guerra dei prezzi che sta mortificando le attività professionali
(ma questo è un altro discorso).
Il Vademecum definisce le fase di progettazione, affidamento dei
lavori e realizzazione dell'opera, rilevando le sanzioni principali
previste dalla normativa in materia di sicurezza. La guida si
conclude con le
3 regole d'oro per il committente:
- Se non possiede un'accettabile formazione tecnica in materia di
edilizia e di sicurezza nei cantieri, è CONSIGLIATO rivolgersi ad
un professionista al fine di ricoprire la carica di Responsabile
dei Lavori.
- Individuare la figura del Coordinatore della Sicurezza, quando
dovuta, non su una base puramente economica che privilegi
l'onorario più basso possibile, ma sulla base di una comprovata
esperienza e serietà professionale del soggetto.
- Scegliere imprese di cui si fida e di riconosciuta capacità
tecnico-professionale anche nell'applicazione delle misure di
sicurezza e salute dei lavoratori in cantiere e non su una base
puramente economica che privilegi l'onorario più basso
possibile.
Mia nonna diceva sempre
chi più spende meno spende e mai
come per attività di questa natura posso dire che aveva pienamente
ragione. Considerato l'argomento, prego tutti di condividere questo
vademecum rendendolo il più possibile virale. Poche informazioni,
ma molto utili soprattutto per il normale cittadino che deve
scegliere a chi affidare la gestione della SUA sicurezza.
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