Sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale n. 301 del 30
dicembre 2014 i 5 decreti del Ministero dell'Economia e delle
Finanze relativi agli studi di settore per le attività
professionali, le attività economiche (commercio, manifatture,
servizi) e la territorialità del livello delle locazioni
immobiliari, applicabili ai fini dell'accertamento a partire
dall'anno 2014.
Dei cinque decreti approvati, quattro riguardano gli studi di
settore, il quinto riguarda la "territorialità del livello delle
locazioni immobiliari" che individua specifici indicatori
territoriali per differenziare le modalità di applicazione degli
studi di settore, cui la stessa si applica, per tenere conto del
luogo in cui viene svolta l'attività economica.
In riferimento alle attività professionali, sono stati approvati i
seguenti studi:
- a) studio di settore VK29U (che sostituisce lo studio di
settore UK29U) - Attività di studio geologico e di prospezione
geognostica e mineraria, codice attività 71.12.50; Ricerca e
sviluppo sperimentale nel campo della geologia, codice attività
72.19.01;
- b) studio di settore WK01U (che sostituisce lo studio di
settore VK01U) - Attività degli studi notarili, codice attività
69.10.20;
- c) studio di settore WK08U (che sostituisce lo studio di
settore VK08U) - Altre attività dei disegnatori grafici, codice
attività 74.10.29; Attività dei disegnatori tecnici, codice
attività 74.10.30;
- d) studio di settore WK16U (che sostituisce lo studio di
settore VK16U) - Amministrazione di condomini e gestione di beni
immobili per conto terzi, codice attività 68.32.00; Servizi
integrati di gestione agli edifici, codice attività 81.10.00;
- e) studio di settore WK20U (che sostituisce lo studio di
settore VK20U) - Attività svolta da psicologi, codice attività
86.90.30;
- f) studio di settore WK56U (che sostituisce lo studio di
settore VK56U) - Laboratori di analisi cliniche, codice attività
86.90.12.
E' utile ricordare che nonostante l'eliminazione di ogni
riferimento alle tariffe professionali, nonostante i correttivi
anticrisi del caso, l'Agenzia delle Entrate basa i suoi calcoli su
dei presunti compensi che non solo non esistono più ma non sono
neanche lontanamente vicini alla realtà che vivono i
professionisti, soprattutto quelli dell'area tecnica.
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