Da diversi anni il settore della sicurezza ha assunto un ruolo
chiave nella professione tecnica ed il mercato, in un’ottica di
prevenzione dei rischi e di diagnosi delle problematiche sui
fabbricati, chiede sempre di più questo tipo di
specializzazione.
Gli ingegneri giocano in questo campo un ruolo chiave: oltre alle
competenze specifiche dell’ingegneria, da qualche anno sono molto
attenti anche agli argomenti di prevenzione e gestione dei
rischi.
In quest’ottica spicca tra tutti, l’associazione italiana ingegneri
della sicurezza che, nata a Roma nel 2005, oggi ha un centinaio di
iscritti.
I promotori di questa associazione sono docenti e primi laureati
del corso di ingegneria della sicurezza e protezione
dell’università de La Sapienza e piano piano, stanno assumendo un
ruolo chiave nel settore.
Ancor prima di questa fase, inoltre, anche la facoltà assume un
ruolo di primaria importanza tra laurea di primo livello, laurea
magistrale e master di specializzazione.
Il presidente del corso di ingegneria della sicurezza e protezione
dell’università de La Sapienza,
Massimo Guarascio, spiega
che questa figura professionale “è una figura che organizza e
gestisce l’insieme delle soluzioni tecniche e procedure per
prevenire e fronteggiare eventi di natura dolosa o colposa che
possono danneggiare persone e risorse. I suoi ambiti sono: edifici
a uso privato, strutture pubbliche, trasporti, territorio e luoghi
di lavoro”.
Il compito di questi tecnici è quello di individuare i rischi
potenziali, esaminare le probabilità di accadimento degli stessi,
determinare il danno, definire le misure di sicurezza e anche,
formare i dipendenti.
Ancora,
Renato Rota, presidente del corso di ingegneria
della prevenzione e della sicurezza nell’industria di processo del
politecnico di Milano: “I compiti riguardano due versanti: quello
della sicurezza degli impianti di produzione e quello delle
ricadute territoriali e ambientali connesse al loro esercizio.
Quindi è un professionista che identifica i pericoli, quantifica i
rischi e predispone le misure diagnostiche, preventive e di
manutenzione. Inoltre interagisce con la Pubblica amministrazione
per rendere compatibili gli impianti alle funzioni urbane e
territoriali”.
E’ una professione in continua crescita e, secondo una ricerca
realizzata dal Censis è previsto un aumento di tecnici per i
prossimi anni, in quanto le imprese hanno manifestato l’esigenza di
colloquiare con figure professionali altamente specializzate in
questo campo, anche perché sicurezza significa anche qualità e
competitività all’esterno ed il lavoro in tal senso, può essere
sviluppato dall’interno dell’azienda stessa (con un dipendente),
oppure attraverso l’ausilio di consulenti esterni.
Il rapporto Censis evidenzia, inoltre, che nelle province in cui il
modello di sicurezza sul lavoro è più avanzato, si è registrata una
presenza più evidente di consulenti della sicurezza ed una minore
quantità di infortuni.
© Riproduzione riservata