IN ESAME IMPOSTA UNICA AL 20% E ABOLIZIONE ICI

22/03/2007

Sul tavolo delle trattative alla Camera tiene banco l’introduzione nel Ddl delega in materia di tassazione delle rendite finanziarie dell’aliquota unica sugli affitti e una sensibile riduzione dell'Ici sulla prima casa.

Queste sono le misure che il Governo intende introdurre in un pacchetto per la casa e per far fronte all'emergenza abitativa. Si fa, quindi, sempre più verosimile l’ipotesi di un'aliquota unica al 20 per cento sugli affitti, già studiata in sede di stesura della Finanziaria 2007, e che potrebbe essere ora introdotta nel disegno di legge delega sulle rendite finanziarie all'esame della Commissione Finanze di Montecitorio.

Si attendono a giorni i dati della Trimestrale di cassa per aprire il confronto in sede politica su diverse questione, prima tra le quali quella del pacchetto casa. La proposta prevede di applicare un’unica aliquota fiscale del 20 per cento sul reddito proveniente da affitti di fabbricati. Più complessa è, invece, la proposta di abolizione dell'Ici sulla prima casa: da una parte la maggioranza si esprime favorevole ad una sensibile riduzione (nel comune di Roma è stato deciso di ridurre l’Ici dal 4,9 al 4,6 per mille ed aumentare l’addizionale Irpef dallo 0,2 allo 0,5 per cento.

L’applicazione della nuova imposta consentirebbe un notevole risparmio sui proventi da affitti, ad esempio:
  • nel caso di reddito di 15.000 euro di cui 10.000provengono da affitti di fabbricati, si ha un risparmio del 3 per cento sui 10.000 euro, cioè 300 euro (Irpef 23% - Tassa unica 20%);
  • nel caso di reddito di 30.000 euro di cui 10.000 da affitti, il risparmio aumenta al 7 per cento sui 10.000 euro, cioè 700 euro (Irpef 27% - Tassa unica 20%).
Il risparmio aumenta progressivamente al 18 per cento nel terzo scaglione irpef (38%), al 21 per cento nel quarto scaglione (41%), per finire con il 23 per cento nell’ultimo scaglione (43%).

Appare difficile che l’imposta unica venga applicata sin da quest’anno, anche se è probabile un suo inserimento in Finanziaria, per entrare in vigore nel 2008. Il Ministero dell’Economia predica, però, prudenza in attesa di maggiore chiarezza circa la cifra disponibile nell’immediato che delinearà la strada che il Governo dovrà perseguire.

A cura di Gianluca Oreto


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