La maggior parte dei comuni capoluogo di Regione utilizza la
procedura negoziata come criterio di scelta del contraente.
Lo ha evidenziato l'
Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC)
in un comunicato del 19 febbraio 2015 che fornisce gli esiti del
monitoraggio svolto sul ricorso alla procedura negoziata quale
tipologia di scelta del contraente da parte dei Comuni capoluogo di
regione nel periodo 2011-2014.
L'
ANAC, in considerazione del diffuso utilizzo della
procedura negoziata evidenziato nelle relazioni annuali al Governo
e al Parlamento, ha svolto un'
attività di monitoraggio
finalizzata a rilevare la frequenza del ricorso alle procedure
negoziate nei comuni capoluogo di regione, alcuni dei quali già
oggetto di monitoraggio in periodi precedenti.
I dati, estratti dalla Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici,
si riferiscono alle procedure, di importo superiore a 40.000 euro,
effettuate nei venti comuni capoluogo di regione nel quadriennio
2011-2014. Per ciascun comune e per ciascuna tipologia di contratto
(lavori, servizi e forniture) è stata calcolata la percentuale di
contratti pubblici affidati con procedura negoziata, in termini di
numero e di importo, rispetto alla totalità dei contratti pubblici
attivati nello stesso periodo.
Dall'analisi dei dati emerge che in gran parte dei comuni capoluogo
di regione il ricorso alla procedura negoziata quale metodo di
scelta del contraente è diffuso, tant'è che circa la metà di tali
comuni nel periodo 2011-2014 ha utilizzato tale criterio per
l'affidamento di più dell'80% del numero di contratti,
corrispondente a più di un terzo della spesa complessiva sostenuta
per l'esecuzione di lavori e l'approvvigionamento di beni e
servizi.
In alcuni comuni (Ancona, Bologna, Firenze e Roma), per quanto
attiene i lavori, la percentuale di scelta del contraente con una
procedura negoziata supera il 90% del numero dei contratti.
Dai dati si evince, in maniera inequivocabile, che il ricorso alla
procedura negoziata in tutti i comuni presi in considerazione è in
aumento, sia per i lavori, sia per i servizi, sia per le forniture;
per tale ragione l'ANAC ha comunicato alle amministrazioni
interessate le criticità emerse, con l'intento di fornire loro dati
di sintesi utili ad individuare aspetti particolarmente critici,
quindi a contrastare e/o prevenire fenomeni distorsivi dell'azione
amministrativa.
In allegato il comunicato e le schede dei 20 Comuni capoluogo di
regione.
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