Pochi giorni fa, leggendo un articolo di
Gian Antonio Stella
che ragionava sul fatto che l'Italia, ovvero il Paese europeo più
colpito da frane e terremoti, fosse quello con meno opportunità per
i giovani di studiare geologia, riflettevo su quanto poco stia
facendo chi ci governa per far fronte alla fragilità del nostro
territorio.
Nonostante periodicamente si parli di dissesto idrogeologico,
stanziamenti e strutture a supporto, poche sono le occasioni di
sentire qualcuno parlare di
governo del territorio e
tecniche di controllo multidisciplinari a supporto dello sviluppo
sostenibile del Paese. Un interessante articolo della collega
arch. Valeria Fazzino (
leggi articolo) ha recentemente parlato
delle mostruosità di un Paese che negli ultimi anni ha solo pensato
a consumare suolo senza alcun criterio urbanistico.
Per questo motivo, sono felice di apprendere un'iniziativa dei
Geologi italiani che domani incontreranno a Ferrara 200 ragazzi del
Liceo Ariosto per parlare di
"Rispetto e salvaguardia del
territorio italiano".
"La costa Emiliano-Romagnola da
Cattolica alla foce del Po costituisce una fascia continua per 130
km, larga da poche decine di metri a qualche km. Di essi, decine e
decine di Km urbanizzati come se fossero un'unica città. Molto
presenti sono i fenomeni dell'erosione costiera e di subsidenza.
Negli ultimi 35-40 anni a Cesenatico si sono registrati valori di
abbassamento del suolo di 110/115 cm". Queste le parole di
Gian Vito Graziano, Presidente del
Consiglio Nazionale
dei Geologi che ha anche parlato dei geo-rischi presenti in
Emilia-Romagna come quello idrogeologico e sismico.
"Nell'Appennino Emiliano-Romagnolo le frane mappate sono circa
70 mila e molte di esse hanno grandi dimensioni - ha affermato
Graziano -
coinvolgendo aree di svariati chilometri quadrati.
Circa il 20% del territorio collinare e montuoso della regione è in
frana. Ben 2161 km di strade sul territorio regionale sono
interessati da frane, di cui 615 da frane classificate come
attive".
I Geologi hanno fatto presente come pur non essendo ancora presente
la Geologia nei programmi formativi delle scuole, sia assolutamente
necessario portare la Geologia in classe, come in questa iniziativa
promossa dal Liceo Ariosto di Ferrara.
"Con questa collaborazione il Liceo Ariosto - ha affermato
il Dirigente scolastico,
Mara Salvi -
vuole sottolineare
anch'esso il ruolo della prevenzione e del rispetto ambientale.
Sempre più frequentemente in questi ultimi tempi assistiamo inermi
a disastri annunciati: alluvioni, frane, erosione della linea di
costa, crolli che seguono eventi sismici. La colpa è sempre
attribuita a eventi esterni ritenuti eccezionali. Tutto questo
comporta gravi danni economici, centinaia di milioni di euro, ma
soprattutto troppe morti. E' assolutamente necessario che i giovani
comprendano che la sicurezza è un obiettivo fondamentale, prevenire
è molto più economico che gestire una emergenza ed una
ricostruzione. Bisogna che anche nel nostro Paese ci sia un salto
di qualità nella prevenzione e nella sensibilità ambientale, a
partire dalle scuole".
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