Servizi di Architettura e Ingegneria, Architetti: positive le linee guida ANAC

11/03/2015

"E' sicuramente un segnale positivo per i progettisti italiani lo sforzo dell'Autorità Nazionale Anticorruzione teso a riportare l'attenzione sulla qualità dell'offerta e della professionalità in luogo dei meri requisiti economici e di consistenza dello studio professionale. Recependo numerose osservazioni del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e della Rete delle Professioni Tecniche, l'Autorità ha, di fatto, segnato un importante passo nella direzione di privilegiare l'apertura del mercato della progettazione, la sua trasparenza e competitività, nonché la possibilità di valorizzare i giovani talenti".

Questo il commento del Consiglio Nazionale degli Architetti P.P.C. alla pubblicazione da parte dell'ANAC delle nuove linee guida relative agli affidamenti dei Servizi di architettura e ingegneria (leggi articolo).

"Non vi è alcun dubbio che il quadro di riferimento sia ancora molto complesso e caratterizzato dalla pessima legislazione vigente, così come che vi sia l'urgenza e di una riforma a tutto campo della normativa del settore dei lavori pubblici. Contiamo nel fatto di aver trovato nel presidente dell'Autorità, Raffaele Cantone e nel consigliere, dottor Michele Corradino interlocutori competenti e fortemente determinati nell'affermare che la lotta ai fenomeni corruttivi passa attraverso la trasparenza delle procedure pubbliche e la valorizzazione della qualità progettuale".

Appare utile ricordare che le nuove linee guida affrontano alcuni aspetti critici relativi:
  • alle difficoltà di accesso al mercato da parte dei giovani professionisti e degli studi di minore dimensione, collegate ad alcune norme, particolarmente restrittive, previste dal Regolamento n. 207/2010 in materia di fatturato ed organico minimo necessari per la partecipazione alle procedure di gara;
  • al fenomeno dei ribassi eccessivi.
In particolare, il documento dell'ANAC ha evidenziato la necessità che le procedure siano tese a selezionare progetti di qualità, mediante l'applicazione del criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa ed il rispetto dei parametri fissati nel D.M. n. 143/2013.

"Ribadiamo, - conclude il CNAPPC - al di là di una puntuale analisi del documento, l'apprezzamento per i contenuti delle nuove Linee guida e ci auguriamo che esse siano il punto do partenza per la elaborazione di un moderno ed efficace nuovo sistema di riferimento normativo nel settore dei lavori pubblici".

A cura di Gabriele Bivona


© Riproduzione riservata