La Regione firma un protocollo con la Cassa Depositi e Prestiti per
sostenere chi non ha i requisiti per un alloggio popolare ma non
può comunque permettersi un affitto a canoni di mercato: famiglie,
giovani coppie, anziani in condizioni sociali o economiche
svantaggiate, studenti fuori sede, immigrati regolari a basso
reddito.
Una nuova fase in cui il diritto all’abitare diventa una
priorità: l’obiettivo del protocollo è proprio quello di andare
incontro alle esigenze di chi non vede rispettato il proprio
diritto alla casa. In particolare, il protocollo sblocca quattro
importanti novità nella gestione dell’emergenza abitativa del
Lazio:
- L’accesso al fondo investimenti per l’abitare, gestito
da Cassa Depositi e Prestiti sgr, con 500 milioni ancora
disponibili in tutta Italia.
- La possibilità per le Ater di utilizzare i propri
terreni per progetti di housing sociale, con la costruzione di
nuovi edifici proprio per questo scopo.
- Rende operative le norme previste dal nuovo piano casa
che, a fronte della possibilità di cambiare destinazione d’uso e
premi di cubatura, introducono l’obbligo di mettere a disposizione
alloggi in housing sociale in affitto a 5 euro al metro quadrato a
Roma e a 4 euro nel resto del Lazio. Tra le altre cose il fondo
investimenti per l’abitare può contribuire infatti anche a
finanziare la quota di housing sociale.
- La ristrutturazione di edifici già realizzati. Il
protocollo orienta il reperimento dell’housing sociale verso la
ristrutturazione di edifici già realizzati, o in corso di
realizzazione, piuttosto che verso la nuova edificazione.
La Regione è già intervenuta con tre azioni strategiche. La
prima è stata quella del recupero del patrimonio immobiliare
pubblico, la seconda quella dall’acquisto di immobili privati sul
libero mercato a prezzi calmierati, puntando anche sull'invenduto,
e la terza l’individuazione di patrimonio immobiliare già
esistente, da riqualificare o riconvertire.
"Non vogliamo dimenticare i tantissimi e tantissime giovani coppie,
sfrattati, persone alla ricerca di una casa, persone che vogliono
farsi una famiglia o che hanno perso il lavoro, precari, che sono
esclusi dalle regole normali dell'affitto e anche dalle attuali
politiche di supporto alle case popolari, perché non rientrano
nelle graduatorie"- è il commento del presidente,
Nicola
Zingaretti, che ha aggiunto: è un'opportunità che non c'era e
ora c’è grazie al protocollo e alla collaborazione tra la Regione
Lazio e Cassa Depositi e Prestiti".
"La Regione Lazio, attraverso l'Ater, si mette in condizioni di
percorrere un'opportunità importante
in un settore come quello dell'abitare" – lo ha detto
Fabio
Refrigeri, Assessore Infrastrutture, Politiche abitative,
Ambiente, che ha aggiunto: “non solo tentativi di lotta
all'emergenza, come il piano straordinario da 257 milioni che
abbiamo lanciato, non solo iniziative importanti sull'aiuto
all'affitto per la morosità incolpevole ma anche piani strutturali
che possano interessare fasce ampie del nostro tessuto sociale”- ha
detto ancora
Refrigeri.
a cura di www.regione.lazio.it
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