Pochi giorni fa, a seguito della consultazione pubblica avviata il
23 febbraio 2015, il GSE ha pubblicato il
Documento Tecnico di
Riferimento per il mantenimento degli incentivi in Conto
Energia, che recepisce le osservazioni e le proposte avanzate
dagli Operatori e dalle loro Associazioni.
Come riportato in un comunicato stampa del GSE, il documento
predisposto definisce le regole per garantire la corretta gestione
in efficienza degli impianti incentivati, nel rispetto della
normativa vigente e illustra le modalità che gli Operatori sono
tenuti a seguire per salvaguardare il diritto agli incentivi.
Inoltre, al fine di non superare il contingente di 6,7 miliardi di
€/anno raggiunto il 6 luglio 2013, il documento definisce un valore
limite degli incentivi attribuibili a ciascun impianto che durante
il periodo di incentivazione sia interessato da modifiche che
comportino un incremento di producibilità, ferma restando la
valorizzazione di tutta l'energia elettrica immessa in rete a
condizioni di mercato.
Il documento descrive, infine, modalità e tempistiche di
comunicazione al GSE delle modifiche apportate agli impianti
incentivati, con riferimento anche agli interventi già conclusi
prima della pubblicazione del documento stesso, nonché a quelli in
corso di realizzazione.
La risposta di assoRinnovabili
Pronta è arrivata la risposta di
assoRinnovabili che,
appresa la notizia della definizione del documento, senza mezze
misure ha chiesto al GSE di non sostituirsi al legislatore.
L'
Associazione dei produttori, dell'industria e dei servizi per
le energie rinnovabili ha, infatti, rilevato che il documento
predisposto dal GSE prevedrebbe dei criteri stringenti e diversi da
quanto pattuito originariamente in merito al valore limite degli
incentivi assegnabili a ciascun impianto su cui siano stati
effettuati interventi di efficientamento, sulla base della
necessità di non superare il limite di 6,7 miliardi di euro annui
imposto dal DM 5 luglio 2012 per gli incentivi alla produzione
fotovoltaica.
Secondo assoRinnovabili il GSE avrebbe dimenticato che quanto
previsto dal DM 5 luglio 2012 oltrepassando il perimetro delle sue
funzioni e contrapponendosi a quanto previsto dalle politiche
incentivanti europee e nazionali che mirano alla massimizzazione
dell'energia prodotta da impianti a fonti rinnovabili.
"Il GSE con questo Documento impedisce, di fatto, agli
operatori di migliorare l'efficienza dei propri impianti - ha
affermato
Agostino Re Rebaudengo, Presidente di
assoRinnovabili - assoRinnovabili, quindi, chiede che il GSE
rimuova questo nuovo limite sulla soglia massima di energia
incentivabile, che così com'è, paradossalmente, porterebbe ad una
minore efficienza degli impianti realizzati, come già stigmatizzato
in un recente comunicato stampa anche dal Sen. Gianni Girotto".
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