Mentre in Sicilia si dibatte ancora sulla scelta di demolire
entrambe le carreggiate del viadotto Himera (reso celebre dal
cedimento dello scorso aprile) o sulla possibilità di un doppio
senso di marcia, il Capo del Dipartimento della Protezione Civile,
Fabrizio Curcio, d'intesa con Regione, ha nominato
Calogero Foti, dirigente generale del Dipartimento della
Protezione Civile della Regione Siciliana, e
Marco
Guardabassi, dirigente del Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti, come Commissari per le emergenze dissesto e A19 in
Sicilia.
In particolare, l Commissari, potendosi avvalere, anche in qualità
di soggetti attuatori, delle strutture organizzative e del
personale di ANAS, dovranno provvedere ad assicurare una viabilità
alternativa e la demolizione o lo smontaggio di alcune campate del
viadotto stesso. Il piano contenente il cronoprogramma degli
interventi dovrà essere sottoposto, entro 20 giorni dalla
pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell'ordinanza,
all'approvazione del Capo del Dipartimento della protezione civile.
Inoltre, per monitorare le attività e il rispetto dei tempi
previsti in questo piano, è prevista l'istituzione di un Comitato
composto da sei membri di cui due designati dal Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti, tra i quali uno con funzioni di
Presidente del comitato stesso, due designati dal Dipartimento
della protezione civile, uno da Anas e uno dalla Regione
Siciliana.
L'
Anas ha commentato la nomina rendendosi pronto a
collaborare con i due Commissari.
"Anas - si legge in un
comunicato stampa -
in qualità di soggetto attuatore per il
ripristino della viabilità sulla autostrada A19 Palermo-Catania,
collaborerà con il commissario con il massimo impegno al fine di
riattivare il prima possibile la circolazione sul tratto chiuso al
traffico, compreso tra lo svincolo di Scillato e lo svincolo di
Tremonzelli. Anas si attiverà anche per effettuare tutte le
indagini geologiche e geotecniche volte a verificare la possibilità
di riaprire al traffico la carreggiata della A19 in direzione
Palermo a doppio senso di circolazione, con opportuni interventi di
consolidamento del viadotto. A tal fine è stato stipulato, tra
l'altro, un protocollo d'intesa con l'Ordine degli Ingegneri di
Palermo, (presieduto dall'ingegner Giovanni Margiotta), che
collaborerà con Anas a titolo gratuito".
Ricordiamo, infatti, che in una lettera aperta l'
Ing. Giovanni
Margiotta aveva consigliato una verifica dello stato della
carreggiata Ct-Pa e la possibilità di un doppio senso di marcia.
"Su quali basi, dopo la frana che il 10 aprile ha causato il
cedimento di un viadotto della A19 in direzione Catania, è stata
subito data per scontata la necessità di realizzare una "bretella"
demolendo anche il corrispondente viadotto in direzione Palermo? E
perché non verificare attraverso un'accurata indagine tecnica la
possibilità di utilizzarlo provvisoriamente per uno scambio di
carreggiata con transito a doppio senso, limitando così il
protrarsi dei disagi e dei danni che l'interruzione della A19 ha
causato all'economia siciliana?".
Per questo motivo, il Presidente Margiotta non ha perso tempo
stipulando un protocollo d'intesa per collaborare con ANAS a titolo
gratuito. A questo proposito gli interrogativi sono diversi e tra
questi:
- a che titolo e a spese di chi un Ordine professionale può
erogare prestazioni gratuite a favore di una Spa (il cui socio
unico è il Ministero dell'Economia)?
- è corretto per la dignità della professione lasciar passare il
messaggio che si può erogare una prestazione professionale a titolo
gratuito (soprattutto per la complessità del caso in
questione)?
Penso che tutti ormai conosciamo la situazione della libera
professione tecnica italiana e benché gli interessi regionali lesi
dalla chiusura del viadotto Himera, non vi sembra che quella
dell'Ordine di Palermo sia una licenza poetica fuori da una realtà
in cui "fare professione" è divenuta ormai un'arte per pochi
eletti?
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